VIBO
L’INIZIATIVA SI TERRÀ IL 21 DICEMBRE PROMOSSA DA DESPAR IN COLLABORAZIONE CON LA CARITAS DIOCESANA E L’ISTITUTO ALBERGHIERO
La città s’impegna a offrire un pasto caldo a Natale
Rosita Mercatante
Offrire un pasto caldo ai meno abbienti in una sana e rassicurante atmosfera familiare a pochi giorni dal Santo Natale. È lo scopo dell’iniziativa benefica – organizzata da Despar in collaborazione con la Caritas diocesana e l’Istituto Alberghiero “Gagliardi” – che avrà il sapore della solidarietà emblematicamente riassunta dal motto “Il tuo sorriso, il dono più prezioso”.
Circa un centinaio di persone tra poveri e senza tetto la sera del 21 dicembre si siederanno alla stessa grande tavola apparecchiata e imbandita per gustare una cena dal sapore speciale in cui saranno rispettate le differenze, le abitudini culturali. Un momento in cui avere cura di quanti soffrono per una situazione di disagio. Gli speciali ospiti della “serata della speranza” saranno gli attuali residenti della “Casa di Nazareth”, coloro che usufruiscono quotidianamente del servizio mensa attivo nei locali della parrocchia “Sacra Famiglia” e “Madonna di Pompei”. Inoltre, come ha spiegato don Fortunato Figliano direttore della Caritas diocesana, ai parroci è stato chiesto di estendere l’invito ai fedeli che vivono in stato di indigenza.
L’obiettivo di una delle insegne della grande distribuzione più conosciute del Mezzogiorno è quella di fronteggiare il grave disagio sociale esistente. Le attenzioni saranno rivolte (con eventi che si svolgeranno contemporaneamente in diverse città d’Italia), alle principali componenti della famiglia, anziani, padri, madri, bambini in difficoltà. L’organizzazione è il risultato di un lavoro sinergico: dietro ai fornelli a preparare le pietanze del ricco menù ci sarà un gruppo di docenti della scuola alberghiera tra cui Raffaele Cuppari, Fausto Raniti e Pino Cardamone coadiuvati per il servizio di sala dagli allievi dei corsi serali.
Un gruppo di volontari si occuperà, invece, di animare la serata con canti natalizi. «Abbiamo accettato con gioia l’invito da parte di Despar che ha voluto rivolgere il suo pensiero ai più poveri. L’idea è quella di creare un intenso momento di convivialità e non un evento ghettizzato per gli emarginati», ha commentato don Figliano. Una cena, dunque, all’insegna dei valori cristiani della fratellanza, della condivisione e della gioia dello scambio.