Inaugurata a Lamezia la “stanza” per denunciare violenze e abusi
Un locale realizzato all’interno della caserma dei carabinieri con lo scopo di proteggere donne e bambini vittime o testimoni di violenza
Stamani, nella caserma dei carabinieri di Lamezia Terme è avvenuta l’inaugurazione di una stanza “speciale”. Un luogo in cui donne abusate, violentate, soggiogate da violenze fisiche e psicologiche potranno essere accolte ed ascoltate in un ambiente sereno e protetto.
Donne e bambini protetti. “Una stanza tutta per se’”, questo il nome scelto per un ambiente in cui donne e bambini saranno ascoltati e supportati da personale specializzato e adeguatamente formato ad eventi particolari. Un progetto Nazionale, nato dalla collaborazione sinergica tra il Soroptimist Club di Lamezia Terme, presieduto da Lucia Greco, e il Comando Gruppo Carabinieri di Lamezia, diretto dal Colonnello Massimo Ribaudo. L’iniziativa è filiazione di un progetto-madre più ampio nato a livello nazionale dall’Unione Italiana “Soroptimist International” con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Il locale inaugurato stamane è inoltre dotato di un sistema audio video che permette la registrazione dei colloqui in maniera riguardosa , senza sottoporre ad ulteriori tensioni emotive le vittime. In un’ampia sala con vetrate immense che rendevano visibile il golfo tirrenico è stato presentato il progetto. Sedute in prima fila vi erano autorità civili e religiose, tra esse il commissario straordinario Francesco Alecci è il Vescovo lametino Luigi Cantafora; rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui il comandante provinciale Marco Pecci; il presidente del tribunale Bruno Brattoli e il procuratore della Repubblica di Lamezia Salvatore Curcio che si è posto in prima linea contro i reati di genere.
Audizioni protette “Una straordinaria opportunità l’avere la disponibilità di una stanza tutta per se’ per le audizioni protette sia delle vittime delle violenze di genere che anche per i minori che sono testimoni di violenze domestiche.- ha dichiarato il Colonnello dei Carabinieri Massimo Ribaudo- È certamente una grande opportunità che si unisce alla competenza professionale di alcuni nostri militari che sono stati formati specificatamente per l’incarico e per l’audizione protetta delle vittime di violenza di genere.” Grande soddisfazione è stata espressa anche dalla presidente nazionale del Soroptimist International, Patrizia Salmoiraghi. “Questo progetto è un fiore all’occhiello. Il nostro obiettivo è quello di migliorare la condizione femminile e per il miglioramento di essa occorre rendere la vita di una donna più facile, meno problematica.” (f.t.)