Città nel degrado, volontari in azione
Nelle sorti della città, ormai da qualche tempo, compare la parola degrado. L’emblema di uno stato di incuria e di decadimento che non risparmia nessuna zona del capoluogo: dal centro storico alla periferia il quadro è desolante.
C’è immondizia ovunque, sacchetti abbandonati furtivamente in barba ad ogni regola del vivere civile. Vecchi arredi e elettrodomestici spuntano sui marciapiedi delle strade principali. Segno di una cattiva organizzazione del servizio dei rifiuti, per alcuni. E senza ombra di dubbio anche di una scarsa sensibilità civica degli abitanti. In una sola battuta: la città appare come una città senza amore. Senza amore per se stessa, senza amore da trasmettere a chi ha deciso di abitarla, di viverla, o di visitarla.
Un triste e cupo scenario in cui a fare la differenza ci sono i gesti compiuti da parte di chi vuole assumersi delle responsabilità, e non solo riconoscere delle colpe all’Amministrazione comunale. Quei pochi che sentono il bisogno di non rimanere a guardare che tutto vada a rotoli aspettando e pretendendo che siano le Istituzioni a risolvere i problemi. È il caso dei volontari dell’associazione Viboinsieme che in questi giorni si sono rimboccati le maniche e, armati di guanti e rastrello, hanno ripulito l’aiuola di via Alcide De Gasperi, che ospita la statua del Leone, simbolo della città. Un esempio da seguire.
«Con il nostro operato vorremmo incitare i cittadini a prendersi cura dei luoghi pubblici e a rispettare le regole» ha spiegato il presidente del sodalizio nato nel 2015, Donatella Fazio convinta che «tutti possono contribuire a far cambiare abito ad una città che oggi appare sciatta, disordinata, trascurata». Senza scoraggiarsi neanche quando, a lavoro appena concluso, qualche furbetto incivile non perde tempo a depositare un frigorifero sull’area che era stata ripulita.