DISABILITà, CASE PENSATE PER L’AUTONOMIA: RICONOSCIMENTO AL PROGETTO ADA
Il progetto “Adattamento domestico per l’autonomia personale” finanziato dalla regione Toscana selezionato tra le Good practices 2017 dall’International Design for all Foundation. Offre consulenza per elevare l’autonomia delle case con specifici interventi progettuali (e a volte contributi)
FIRENZE – Il Progetto ADA (Adattamento domestico per l’autonomia personale), promosso e finanziato dalla Regione Toscana per migliorare l’accessibilità delle persone disabili nei propri ambienti di vita, è stato selezionato, assieme ad altri 12 progetti, tra le “Good practices 2017” dall’International Design for all Foundation
Il Progetto ADA è una ricerca-intervento svolta dall’Unità di Ricerca Interdipartimentale Florence Accessibility Lab – FAL dell’Università di Firenze su commissione della Regione Toscana (nasce dal settore Politiche di integrazione socio-sanitaria guidato da Barbara Trambusti, ed è stato poi coordinato dal Centro Regionale per l’Accessibiltà diretto da Andrea Valdré). Insieme agli altri 12 progetti selezionati nella Categoria “Spaces, products and services already in use”, il Progetto ADA è ora in lizza per l'”International Design for All Award 2018″, che premierà le migliori “Good practices 2017”. Secondo la giuria, composta da esperti di fama internazionale, il progetto ADA soddisfa i 4 criteri di eccellenza posti alla base della selezione.
Obiettivo del progetto, offrire alle persone con disabilità grave, e a chi presta loro assistenza e cura nell’ambiente domestico, un‘attività di consulenza (e, in alcuni casi, un contributo economico) per elevare l’autonomia dell’abitare con specifici interventi progettuali, che riguardano gli spazi della casa, i suoi arredi, le attrezzature, gli impianti tecnologici e di automazione degli ambienti.
“Come Regione Toscana stiamo cercando di mettere in atto tutte le iniziative possibili per essere sempre più vicini alle persone disabili e far sì che loro e i loro familiari non si sentano abbandonati nelle difficoltà della vita quotidiana – è il commento dell’assessore al diritto alla salute e all’integrazione socio-sanitaria Stefania Saccardi – Questo premio è davvero un bel riconoscimento, i miei complimenti e il mio sentito grazie a tutte le persone, in tutto oltre 500 – disabili, familiari, ricercatori, personale sanitario, tecnici -, che hanno lavorato a questo progetto, rendendolo una realtà concreta”.
Hanno partecipato al progetto 362 persone disabili e le loro famiglie, e oltre 100 persone (tra medici, assistenti sociali, sociologi, architetti, riabilitatori, esperti in tecnologie assistive e domotiche, personale amministrativo) di tre enti diversi: Regione Toscana, Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Architettura e Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pisa – Istituto di Scienza e Tecnologie per l’Informazione. Sia il disegno metodologico che gli strumenti operativi del Progetto ADA sono stati elaborati e progressivamente perfezionati dal Gruppo di ricerca attivato presso il “Florence Accessibility Lab” dell’Università di Firenze e composto da Junik Balisha (collaboratore), Beatrice Benesperi, Paolo Costa, Antonio Laurìa (responsabile scientifico) e Fabio Valli.