Papa Francesco: “I migranti vanno accolti con prudenza Il problema è l’integrazione”

 

Papa Francesco: “I migranti vanno accolti con prudenza Il problema è l’integrazione”

Il caso L’intervista Papa Francesco “Bene l’accordo con la Cina ma i vescovi li nominerò io” Dal nostro inviato PAOLO RODARI, SUL VOLO PAPALE Dice che è lui il «responsabile dell’accordo con la Cina». Che ci «sarà un dialogo sui candidati vescovi», ma che «nomina Roma». E afferma di pregare per chi «non capisce questo accordo». Sul volo che da Tallinn, terza tappa del viaggio nei Paesi Baltici, lo riporta a Roma, Francesco parla del recente accordo stipulato con Pechino. E dei migranti: «Accoglierli nella misura in cui si integrino e non siano una minaccia contro la propria identità». Del caso Viganò dice di aver ricevuto «un segnale di Dio». E, ancora, il tema delle carceri: «Il sovraffollamento è una tortura», mentre ancora oggi ci sono le «crudeltà» dei tempi del Kgb, ad esempio nell’«Isis». E chiosa sugli abusi sessuali: «La Chiesa deve portare i bambini a Dio e non distruggerli». Alcuni cattolici l’accusano di aver svenduto la Chiesa a Pechino dopo anni di sofferenza. Cosa risponde? «Sono stato io il responsabile della firma dell’accordo. Quando c’è stato il famoso comunicato di un ex nunzio apostolico (Carlo Maria Viganò, ndr) gli episcopati del mondo mi hanno scritto dicendo che si sentivano vicini e che pregavano per me. Dei fedeli cinesi mi hanno scritto, e la firma era dei vescovi della Chiesa tradizionale e patriottica, per me questo è stato un segnale di Dio.

Preghiamo per le sofferenze di alcuni che non capiscono o che hanno alle spalle tanti anni di clandestinità». Cosa pensa delle tensioni sul confine Est con la Russia? «Le spese mondiali sulle armi sono scandalose. L’industria e il commercio delle armi, anche il contrabbando, sono una delle corruzioni più grandi. Credo che un Paese deve avere un ragionevole e non aggressivo esercito di difesa. Così la difesa è lecita». I giovani di fronte agli scandali sessuali non vedono una condanna netta da parte della Chiesa cattolica. Cosa pensa?

«I giovani si scandalizzano dell’ipocrisia dei grandi. Si scandalizzano delle guerre. Si scandalizzano della incoerenza, della corruzione. Nella corruzione rientrano gli abusi sessuali. Tutti conosciamo le statistiche. Ma anche se è stato un solo prete ad abusare di un bambino è cosa mostruosa perché quell’uomo è stato scelto da Dio per portare il bambino al cielo. La Chiesa deve portare i bambini a Dio e non distruggerli». Nei Paesi baltici lei ha parlato di apertura ai migranti. Quel messaggio è stato ricevuto?

«Il discorso sui migranti è abbastanza avanti in quel popolo. Non ci sono forti fuochi populisti. Sia l’Estonia che la Lettonia sono popoli che hanno voglia di integrare i migranti, ma non massicciamente perché non si può. Bisogna accoglierli nella misura in cui si integrino, con la prudenza del governo e così che non siano una minaccia contro la propria identità». Cosa ha provato visitando il Museo dei prigionieri del Kgb?

«Ho pensato alla crudeltà. Non è finita. Oggi si trova in tanti posti di detenzione. In tante carceri c’è il sovraffollamento, è una tortura. Abbiamo visto in televisione le crudeltà dei terroristi dell’Isis, quel pilota giordano bruciato vivo, i copti sgozzati e altri». ©RIPRODUZIONE RISERVATA MAX ROSSI / POOL/EPA Il Papa con i giornalisti sull’aereo di ritorno da Tallinn, alla fine della sua visita nei Paesi baltici E sui migranti: “Vanno accolti con prudenza Il problema è l’integrazione”

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