«Non smettete di scommettere sui giovani»

 

«Non smettete di scommettere sui giovani»

Giacomo D’Arrigo ha guidato l’Agenzia nazionale fino a un mese fa Al suo successore, scelto dal nuovo governo, ha lasciato una lista: «C’è tanto da fare, per andare avanti bene serve un potenziamento» «S

parire nel nulla di grave», ha scritto su Twitter lo scorso 20 settembre, diciassette giorni dopo che il governo giallo-verde lo aveva rimosso dall’incarico. Ma lui, Giacomo D’Arrigo, 41 anni, ex direttore dell’Agenzia Nazionale Giovani – sostituito dal 32enne napoletano Domenico De Maio, avvocato, vicino (non solo per la quasi omonimia del cognome) al vicepremier grillino – nasconde bene l’amarezza per l’avvicendamento: «Ma no, era solounabattuta… In questi anniho twittato più che altro per conto dell’Agenzia; perciò nelle ultime settimane ero poco attivo e un amico mi ha detto: “Sei sparito! Che è successo?”. Ho risposto: “Nulla di grave”. E da lì mi è venuto di scrivere quella frase». Nulla di grave perché, aggiunge, quanto accaduto è «tra le cose che si devono mettere in conto quando ricopri una posizione comela mia». La posizione, tecnicamente, è quella di direttore generale di prima fascia, 103mila euro all’anno, «che vuol dire 54mila nette; la fascia più bassa tra quelle dei direttori generali», precisa. D’Arrigo è un ottimista di natura: «Al momento sono disoccupato, ne ho approfittato per staccare e fare qualche giorno dimare,manon credo che avrò difficoltà a trovare altro: senza falsa modestia il mio curriculum è abbadi stanza positivo, ho gestito molte relazioni istituzionali in questi anni.Nonè da tutti ricoprire una posizione come la mia alla mia età». Sta scrivendo un libro che parlerà «di nuove generazioni ed Europa», due mondi con cui è stato parecchio a contatto nei cinque anni e otto mesi alla guida dell’Ang. Ed è di questi, più che del futuro, che vuole parlare: nessun commento sul successore,maun consiglio sì: «Ho lasciato sulla scrivania una nota di 14 pa- gine con scadenze, obiettivi, criticità e tutto quello che penso debba sapere per andare avanti bene. La criticità principale dell’Agenzia è che la mole di lavoro è cresciuta mentre i dipendenti sono passati da 31 a 26 (cinque andati via per scelta, ndr). Anche le risorse offerte dall’Ue sono aumentate, e abbiamo nuove attività col mondo associativo. Perciò serve un potenziamento della struttura che oggi, secondo me, non è più rinviabile». Per il 2014-2020 i fondi «Erasmus+» legati al capitolo giovani – gestito dall’Ang – arrivati dall’Europa ammontavano a 100 milioni di euro. Circa 60 quelli gestiti da D’Arrigo nel suo mandato, per finanziare 2.174 progetti con Comuni, associazioni, Ong in tutta Italia.

Volontari d’Europa

Ne ricorda alcuni: «Quelli a Norcia e San Benedetto con 230 ragazzi per sostegno alle famiglie, agli anziani e supporto alla ricostruzione, spalmato su tre anni. E quello del calcio sociale a Corviale, nella Capitale, con l’associazione Libera, «perché non bisogna dimenticare le periferie». Il primo progetto «ha ispirato la nascita degli European solidarity corp, corpi di volontariato europeo lanciati dall’allora governo Renzi durante il semestre di presidenza italiano». Il secondo serve anche per strappare alle loro abitudini i Neet, i giovani che non studiano, non lavorano, non cercano impiego. D’Arrigo ha una formazione politica – primadell’Agenzia è stato per 11 anni consigliere comunale di Nizza, nel messinese, e dal 2009 coordinatore della sezione giovanile Anci, l’associazione dei comuni – e dalmondopolitico trae il suo maggior vanto: «L’Agenzia – ripete – è passata per 4 governi (Letta, Renzi, Gentiloni e Conte, ndr) e non è mai stata oggetto di interrogazioni parlamentari contrarie: il lavoro svolto ci è riconosciuto da tutti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA www.agenziagiovani.it L’Ang persegue la sua mission amministrando i fondi assegnati all’Italia dal programma comunitario «Gioventù in Azione» Per chi sta al mio posto ho scritto in 14 pagine tutto quello che penso debba sapere per continuare il lavoro iniziato da noi Giacomo D’Arrigo, direttore della Agenzia nazionale giovani fino al 20 settembre scorso Nella foto sopra, l’incontro tra l’ex direttore dell’Agenzia nazionale dei giovani e gli studenti di Selinunte

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