La campagna di informazione e sensibilizzazione della Ra.Gi. Onlus contro i Disturbi del Comportamento Alimentare dal titolo “Io sono corpo” , si è conclusa sabato 21 marzo all’Istituto Comprensivo “Pagano” di Nicotera (Vv). Dopo il successo della prima giornata svolta al “Sabatini” di Borgia, le psicoterapeute Vittoria Vardè e Maria Antonella Quatraro e la nutrizionista Rosaria Leuzzi, hanno parlato ed ascoltato la voce di studenti residenti al di fuori della provincia di Catanzaro, seguendo un percorso che sta conducendo la Ra.Gi. a divenire sempre di più una realtà regionale. “Io sono corpo” è un evento pensato dalla Ra.Gi. e realizzato con la collaborazione degli istituti che l’hanno ospitato, della sezione “Nutriamoci di vita”, attiva all’interno dell’associazione e approvato da “Consulta Noi” (la consulta nazionale contro i Dca, riconosciuta anche dal Ministero della Sanità, che comprende in tutto 20 associazioni italiane tra cui la Ra.Gi.).
L’iniziativa è nata per celebrare, per il quarto anno consecutivo la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, istituita su input dell’associazione “Mi nutro di vita” di Genova a seguito della morte di Giulia Tavilla, vittima dell’anoressia a soli 17 anni, che vuole continuare ad essere un momento di riflessione e confronto su questi temi sui quali non bisogna abbassare la guardia.
Il rischio di cadere nella “trappola” dei Dca è molto alto per gli adolescenti, che trovandosi a vivere un momento molto delicato della propria vita, animato da profondi cambiamenti legati soprattutto al proprio corpo, possono diventare facile preda di un sistema che, per vendere i propri prodotti, crea dei modelli artefatti a cui ispirarsi per costruire la propria immagine. Con la complicità dei media, questi modelli irraggiungibili e lontani dalla realtà, possono innescare nei giovani lo sfrenato bisogno di emulazione, per poter essere accettati dai coetanei. È chiaro che questo conduce i giovani all’omologazione e all’appiattimento, basati solo sull’eccessiva considerazione del corpo a discapito delle qualità che fanno di ognuno di noi un essere unico.
La strategia di intervento pensata dalla Ra.Gi. Onlus, per fare prevenzione, si basa sul dialogo e sull’ascolto. Le esperte dell’associazione hanno scelto di mettere da parte gli incontri medico-scientifici su questo argomento e di parlare direttamente ai ragazzi usando il loro linguaggio, quello che fa parte del loro mondo, nella piena consapevolezza che ancora oggi non ci sono regole, ricette intoccabili, verità inviolabili, medicinali, teorie psichiatriche o psicologiche per trattare i Dca.
Quindi, nelle due giornate di “Io sono corpo”, con l’aiuto di video e cortometraggi, che hanno come protagonisti dei coetanei alla presa con le abitudini e i problemi che ognuno di loro si trova a dover affrontare, le psicologhe e psicoterapeute Vittoria Vardè e Maria Antonella Quatraro e la terapeuta psico-corporea Elena Sodano hanno cercato di infrangere quel muro di incomunicabilità che spesso caratterizza i rapporti di adolescenti e pre-adolescenti con il mondo adulto, mettendo in guardia i ragazzi da un sistema che cerca di manipolarli pericolosamente mediante la proposta di modelli irraggiungibili. Le esperte puntano a far comprendere loro che occorre guardare il mondo con spirito critico e riconoscere il proprio valore di essere unico ed irripetibile, valore su cui bisogna puntare e sul quale si deve orientare il lavoro e l’impegno per il raggiungimento di obbiettivi concreti.
Alla nutrizionista Rosaria Leuzzi, il compito di dare dei consigli su come nutrirsi in modo equilibrato, un fattore senz’altro fondamentale per allontanare il rischio di obesità e mantenere il giusto peso corporeo rimanendo in salute.
Una strategia, quella della Ra.Gi., che si sta confermando vincente, come dimostrano il grande entusiasmo e la grande partecipazione di studenti e insegnanti alla celebrazione dell’evento che è stato arricchito anche dalla realizzazione di disegni e cartelloni sul tema dei Dca.