Terzo settore, le richieste sul fisco al governo
Il Terzo settore — 3 milioni di volontari, mezzo milione di lavoratori — «chiama» il governo: «Il nuovo Fisco minaccia 340 mila enti e se e la legge di Bilancio non cambia, il Terzo settore non potrà autofinanziarsi né assumere». Questo il senso della nota stampa mandata ieri dal Forum del Terzo settore, a due giorni dalla finestra temporale per gli emendamenti in Parlamento. Domani alle 16 scade, infatti, il termine affinché i parlamentari possano presentarli. Le richieste fiscali sono principalmente due. La prima riguarda la flessibilità nel «conteggiare» le entrate di natura commerciale (con questa legge basta sforare di un euro per dire addio alle agevolazioni). La seconda riguarda la possibilità di autofinanziamento con attività commerciali che vadano a coprire le spese per le attività sociali: se le cose non cambiano questa possibilità non ci sarà più. Poi c’è una questione che riguarda il lavoro: la richiesta è di estendere il numero di dipendenti, finora legata al numero dei soci o dei volontari. «Tutte misure—dice la portavoce del Forum Claudia Fiaschi — su cui erano già state individuate le coperture».