Il nostro viaggio con gli artigiani in Fiera
L’evento Dall’1 al 9 dicembre a Fieramilano Rho-Pero torna l’«Artigiano in Fiera» con tremila stand in nove padiglioni Protagonisti oltre 100 Paesi che presentano le arti e i mestieri. Per la prima volta ci sarà anche l’Arabia Saudita Il presidente di Gefi Intiglietta: «Un’economiaamisura d’uomo dove il profitto è un parametro, non lo scopo» Il giro del mondo del fare (per gli altri) J
ules Verne l’avrebbe descritto come «un giro del mondo in 9 padiglioni e oltre 3mila stand espositivi ». Dall’1 al 9 dicembre torna a Fieramilano Rho- Pero la 23esima edizione di «Artigiano in Fiera», la manifestazione (a ingresso gratuito) nata nel 1996 per promuovere l’artigianato internazionale e valorizzare le culture e le tradizioni a cui si legano i diversi prodotti. Protagonisti del villaggio globale delle arti e dei mestieri sono oltre 100 Paesi, e per la prima volta anche l’Arabia Saudita. Dall’Italia all’Europa, dall’Africa all’Asia, fino al continente americano, tutti i comparti sono rappresentati: dall’abbigliamento alla gioielleria, dall’oggettistica all’home living, fino alla cosmesi naturale.
Unviaggio multietnicoin 340mila metri quadrati di superficie espositiva, che non coinvolge solo la vista e il tatto, ma anche l’olfatto e il gusto grazie a 41 ristoranti e 21 piazze del gusto dove assaggiare specialità che arrivano dai Paesi esotici ma anche dalle botteghe dei borghi più caratteristici della nostra Penisola. E per le orecchie e gli occhi, anche quest’anno vengono proposti eventi musicali, performance di danza e spettacoli. Una vetrina della genialità delle microe piccole impresedove iniziare anche a pensare ai regali di Natale, originali e a prezzi ragionevoli. Sono, infatti, tante le novità proposte dai tre saloni tematici: «La tua Casa» propone diverse soluzioni per arredare i propri ambienti domestici e servizi legati alla ristrutturazione e agli impianti; «L’Atelier della Moda e del Design» intercetta le nuove tendenze in fatto di fashion, alta bigiotteria e design; infine, per gli appassionati hobbisti, c’è «Il Salone della creatività», appuntamento fisso della manifestazione che affronta il tema della creatività nelle sue diverse sfaccettature, tra patchwork, ricamo, tessuti e perline. «Qui, a Milano, gli artigiani presentano prodotti autentici e di qualità che riaccendono il desiderio di bellezza e la sete di unicità dell’uomo. Dietro ogni creazione proposta, dentro ogni singola opera, c’è sempre una storia, un’esperienza. C’è, soprattutto, un modo di vivere e di lavorare diverso; una concezione, della persona e del rapporto con il territorio alternativa a quella proposta dal consumismo odierno», spiega Antonio Intiglietta, presidente di Gestione Fiere Spa.
«Artigiano in Fiera» è molto più di una esposizione internazionale: «Siamo di fronte a un fenomeno sociale che pone alla ribalta la vita e il lavoro di persone interpreti un’economia a misura d’uomo, in cui il profitto è solo un parametro del proprio impegno, non lo scopo», aggiunge Intiglietta. «Ha origine in questa testimonianza lo stupore che ci accompagnerà, per nove giorni, in questa grande e attesa rassegna. È lo stesso stupore che proveremo assistendo anche agli eventi cultuali, agli spettacoli musicali e assaporando, in un clima di festa, i piatti tipici di tutti i continenti», conclude.
©RIPRODUZIONE RISERVATA Scarpe a «chilometro zero». Dal 1955 l’azienda «Risorse Future» produce le proprie calzature a Monte Urano, nelle Marche, con materiali di qualità e affidando la lavorazione a artigiani locali. Dal 2010 è partito un progetto di calzature eco-sostenibili, rispettose della natura, realizzate con materiali vegetali (soprattutto canapa e cotone), così da potersi definire completamente animal-free. Senza per questo perdere in comodità e utilità.
Nella patria delle calzature, le scarpe vegane e naturali Già dal tempo della repubblica marinara di Venezia, a Cabia si distillava la frutta fresca raccolta nei dintorni del paesino. La tradizione vuole che il processo sia stato portato in Carnia da un Capitano dell’esercito della Serenissima, Oriundo di Cabia, che lo aveva osservato in una località slava. A conservare questa antica tradizione è oggi la distilleria «Casato dei Capitani», fondata alla fine del Seicento, e oggi gestita dalla quarta generazione della famiglia. Il prodotto principe è lo «Sliwovitz», distillato di prugne.
Quattro generazioni per il distillato di prugne (friulano) Una falegnameria specializzata nella realizzazione di giochi in legno. L’azienda «Il Pianeta delle idee» nasce nel 1993 in Umbria: i soci Stefano Santarelli, il fondatore, e Americo Innocenzi, amici da una vita e artigiani per vocazione, curano studio e realizzazione di tutti i prodotti. Per i giocattoli, lontani dalla grande distribuzione, sono utilizzati il pioppo, proveniente da coltivazioni arboree ciclicamente ripiantate, ma anche l’abete, il faggio e il tiglio. L’energia per le macchine è rinnovabile, prodotta da un impianto solare fotovoltaico.
I giocattoli di legno che evitano la grande distribuzione Geyser, Sulfurea, Magma. Sono i nomi delle tre etichette del primo birrificio artigianale alimentato dai vapori della geotermia. «Vapori di Birra» nasce nel 2013 a Sasso Pisano, frazione del comune di Castelnuovo Val di Cecina (in provincia di Pisa). Rispetto dell’ambiente, valorizzazione del territorio e delle risorse, innovazione e tradizione sono gli ingredienti utilizzati. Senza che nulla vada perduto: il vapore «esausto» prodotto viene restituito a Enel, che lo immette nel suo circuito per alimentare nuovamente il bacino geotermico.
In Toscana la «birra rinnovabile» prodotta grazie all’energia geotermica Antichi segni, nuovi sogni. Materiali naturali come il sughero e la sabbia, rivisitati con gli antichi simboli della Sardegna per creare gioielli e complementi d’arredo. È questa l’idea del laboratorio «Vetrina è» dell’artigiana Silvia Lai, situato nel quartiere Marina di Cagliari. Qui l’argento, che nella lavorazione dei preziosi è sempre stato il principe dei metalli, viene lavorato con fantasia e richiama la tradizione orafa della regione.
Il sughero della Sardegna è un gioiello prezioso Guardare avanti senza dimenticare l’eredità lasciata dalle generazioni di pastori della famiglia Grillo. Dopo aver aperto il primo caseificio in Giappone, l’azienda agricola «Fattoria Biò» ha avviato in Calabria la coltivazione e lavorazione della canapa, realizzando una linea di magliette con questa fibra definita «maiale vegetale». Abbandonata con l’arrivo della materie sintetiche, è stata rivalutata per
Transumanza, formaggi e canapa: la fattoria a 360 gradi le sue proprietà: può essere usata in estate e inverno, e la sua coltivazione rispetta l’ambiente, perché richiede poca acqua e nessun pesticida. Un nuovo modo di vestire lo spazio. Nata nel 2013, Wanos è una linea d’arredo unica, realizzata con legno recuperato e riciclato in nome dell’ecosostenibilità e del riuso: tronchi, rami, vecchie assi, cassette della frutta, pallet trovano nuova vita e si trasformano in oggetti di design unici. Del passato resta la cura e l’attenzione con cui gli artigiani hanno sempre lavorato il legno, il presente apporta la sensibilità ed il rispetto per l’ambiente.
Creatività, riciclo e originalità: gli artigiani del legno sono 2.0 Quadri vegetali che coniugano botanica, arte e design. Personalizzabili nella forma, nelle dimensioni e nella scelta delle piante. Migliorano la qualità dell’aria, riducono le sostanze nocive e regolano la temperatura degli ambienti domestici. Una rivoluzionaria idea di arredamento quella di Ortisgreen, azienda bergamasca nata nel marzo del 2011 dall’esperienza accumulata negli anni da una carpentiera e da un giardiniere appassionato da sempre di vertical garden.
Non solo arredo: i quadri respirano (e regalano aria pulita) Michele Cancemi ha cominciato a coltivare grani antichi per cercare di risolvere i problemi di intolleranza al glutine e di glicemia di sua moglie. Lasciato il lavoro in un ufficio pubblico, si è dedicato all’azienda, in Contrada Marcato D’Arrigo, in Sicilia. Ha così scoperto che uno dei grani più antichi, la timilia, rimasto autentico senza selezione genetica da parte dell’uomo, è il cereale più salutistico. E ha fatto della sua coltivazione un impegno professionale a beneficio di tutti.
Dalla Sicilia i grani antichi per gli intolleranti Già negli anni ’30 del secolo scorso, nei quartieri popolari di Napoli (i cosidetti «bassi») lavoravano nelle loro case circa 25mila artigiani guantai. Negli anni ’80, con il declino di questa forma di artigianato, diverse famiglie come quella dei Caridei hanno fatto nascere laboratori dove, oggi, all’interno del Rione Sanità, lavorano i maestri che tramandano la loro professionalità di padre in figlio. Un’opportunità di lavoro per le nuove generazioni.
L’arte dei guantai napoletani nel cuore del Rione Sanità L’evento Dall’1 al 9 dicembre appuntamento a Fieramilano Rho- Pero. Il cuore della 23esima edizione della manifestazione è l’artigiano che crea qualcosa di autentico, originale e di qualità per gli altri, nel rispetto dei processi naturali e dell’ambiente