Antonio Callà
Una sfida alla politica, sul suo stesso terreno di gioco. Potrebbe riassumersi così, al netto di ogni possibile contraddizione, la volontà presentata ieri, alla Biblioteca comunale – dalle associazioni “Insieme per il bene comune”, “Condividiamo”, “Valentia” ed il Centro Servizi per il volontariato – con la convocazione di un assemblea pubblica, rivolta «a forze politiche, partiti, associazioni e movimenti operanti sul territorio comunale, ma soprattutto cittadini» che guarda ad un possibile “Patto per la città”.
Una necessità di protagonismo, di poter partecipare alle decisioni politiche, che pur partendo dalla critica alla politica, «ne vuole ricostruire la sua dignità». E all’appello hanno risposto in molti, un pubblico eterogeneo, per estrazione e orientamento politico, fatto di cittadini, rappresentanti di partiti ed ex amministratori. Ma soprattutto non son mancati, come ovvio che fosse, i tre attuali candidati alla carica di sindaco, Maria Limardo, Domenico Santoro e Stefano Luciano, i quali avendo già iniziato con largo anticipo la campagna elettorale, non potevano certo disertare l’evento. «Crediamo fermamente nella partecipazione – ha affermato in apertura dei lavori Ferdinando Pietropaolo, rappresentante di “Insieme per il bene comune con al fianco Nicola Vinci di “Condividiamo”-. Noi vediamo una comunità caratterizzata da una storia comune e da valori condivisi. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini: unirci e cooperare per il nostro riscatto. Tutti insieme ci si può impegnare e trovare soluzioni. Ed a chi amministra diciamo: coinvolga i suoi amministrati». Parole queste che hanno dato vita al dibattito, «fatto solo di proposte, e non di accuse». «La nostra intenzione – ha spiegato il presidente del Csv, Roberto Garzulli – è quella di chiedere ai candidati nelle liste, agli aspiranti sindaci, ed ai rappresentanti dei partiti, uno stile di disponibilità nei confronti della città. Chiederemo loro di sottoscrivere un patto con alcuni punti ed alcune tematiche particolari, per governare bene questa città pensando ai cittadini. Il nostro appello non è caduto nel vuoto, questa sera lo dimostra, e per questo a chi decidesse di sottoscrivere il nostro “Patto per la città” diciamo che verificheremo se manterranno gli impegni presi». Tra questi punti, «una maggiore qualità ed una minore quantità delle liste da presentare», così come la creazione di punti di «raccordo intermedi tra gli amministratori e i cittadini, per filtrare le istanze della città». L’assemblea, dunque, il punto di partenza, dal quale si arriverà alla sottoscrizione vera e propria del “Patto”, con tutti i singoli candidati a sindaco. Sempre se lo vorranno, ovviamente.
È stato chiesto da tuttiun maggiore impegnoper aiutare la città