I dializzati di Tropea verso la mobilitazione

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I dializzati di Tropea verso la mobilitazione

Tropea

I dializzati in trattamento nell’Unità operativa di Tropea, diretta del dottore Antonio Pugliese, pronti a mobilitarsi se dovesse essere trasferito un altro infermiere professionale del reparto. La protesta dei dializzati, che non vogliono essere privati della figura di questo operatore sanitario, è stata immediatamente raccolta dal segretario regionale Aned Antonio Montuoro il quale, immediatamente, ha indirizzato una missiva al commissario dell’Asp di Vibo Valentia Angela Caligiuri e al primario del Centro dialisi di Tropea Antonio Pugliese.

«Con rammarico e sconcerto – si legge nella lettera – apprendo che l’Asp ha disposto a partire dall’ 1 aprile, il trasferimento temporaneo di un infermiere professionale del Centro Dialisi al Pronto soccorso di Tropea. Si tratta di una decisione miope e sbagliata per diversi motivi. Intanto, perché nell’arco di un mese un altro infermiere del Centro dialisi andrà in pensione per cui i pazienti saranno privati di ben due unità infermieristiche. Ciò comporta – prosegue – non poche difficoltà per l’intero reparto che è già sottodimensionato. Con due unità in meno non sarà facile garantire gli attuali livelli assistenziali. I dializzati hanno bisogno di un servizio adeguato alla loro patologia, che non è di poco conto».

Il segretario Aned, sperando che il Commissario Caligiuri faccia un passo indietro, aggiunge: «Il venir meno di questo infermiere e successivamente dell’altro comporterà il definitivo affossamento del progetto di dialisi turistica. Uno dei pochissimi esempi di mobilità attiva che riesce a portare risorse economiche significative alle esigui finanze della sanità calabrese, oltreché all’economia del territorio».

Montuoro, infine, sottolinea: «Come Aned chiediamo l’immediata revoca del provvedimento che va contro gli interessi dei dializzati. Inoltre siamo pronti ad informare delle problema la Struttura commissariale e il Dipartimento tutela della salute. Una situazione del genere non va assolutamente taciuta».

In campo il segretario regionale dell’AnedAntonio Montuoro

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