Quando l’integrazione diventa opportunità

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Quando l’integrazione diventa opportunità

Valerio Colaci Arena

Spiegare a studenti, cittadini e associazioni locali come si fa accoglienza e l’importanza della stessa per i piccoli centri. Questo il senso dell’Open day di mercoledì scorso ad Arena, in occasione dell’inaugurazione della nuova sede del progetto Sprar “Passa lu mari”, concessa dall’amministrazione Schinella alla Rti “Accojjimi”, che gestisce il programma per conto del Comune. Un’intera giornata sul tema dell’ospitalità e dell’integrazione, che in mattinata ha visto protagonisti gli alunni nei locali della scuola di contrada Berrina, dove è stato proiettato un video con le immagini del prima e del dopo l’accoglienza ad Arena, per spiegare visivamente a bambini e ragazzi i risultati ottenuti ed illustrare l’attività svolta in questo anno di gestione, con borse lavoro nelle aziende di artigianato locale e corsi di formazione che, in alcuni casi, si sono tradotti anche in lavoro vero e proprio. Le buone pratiche realizzate sono state spiegate ulteriormente attraverso attività di gioco, spazi musicali, laboratori creativi che hanno intrattenuto gli alunni formandoli. Nel, pomeriggio, poi, alle 17, il taglio della torta e l’inaugurazione della nuova sede, un antico palazzo nobiliare già sede del Municipio.

Un progetto che, insomma, funziona, ed un’accoglienza ed un’integrazione che si tastano con mano, con un po’ di rammarico da parte dei responsabili per il nuovo atteggiamento del governo. «Avremmo la possibilità – spiega uno di loro – di accogliere 80 rifugiati e richiedenti asilo ma, al momento, per via dei tagli sono solo una trentina. Un peccato, perché questo sistema permetteva di monitorare anche dopo il programma di inserimento gli immigrati, ora destinati a chissà dove. Un peccato anche per Arena ed i piccoli centri in via di estinzione, per cui l’accoglienza rappresenta una boccata d’ossigeno che permette di mantenere le classi a scuola, aprire qualche casa, garantire servizi e far girare anche un poco di economia».

L’accoglienza gestitadalla Rti Accojjimiper conto del Comune

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