Pizzo – Discarica dell’Angitola, bonifica lontana

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Discarica dell’Angitola, bonifica lontana

1997In riva al mare si iniziano a depositare i rifiuti2018 La Capitaneria scopre un’estensione del sito

Rosaria Marrella Pizzo

A breve sarà ripristinato l’alveo naturale del fiume Angitola, ma per liberare il territorio dal “mostro” bisognerà aspettare ancora un anno.

A dettare i tempi sul futuro dell’ex discarica dell’Angitola è stato ieri il generale Giuseppe Vadadà, commissario straordinario per le bonifiche delle discariche abusive su tutto il territorio nazionale, che ha effettuato un sopralluogo. Per la bonifica entro l’estate sarà messa a bando la trasformazione del progetto preliminare in quello definitivo. Tra la fine dell’anno solare e gli inizi del 2020 saranno messi a gara i lavori e, finalmente per giugno del prossimo anno si procederà con i lavori. «<Il nostro dev’essere un coordinamento totale per obiettivi sicuri e concreti. Il cronogramma è essenziale e c’è da rispettare il disinquinamento ma anche il regolare svolgimento di gara, affinchè i fondi dello Stato vadano in mano a ditte meritorie e in cui non ci siano infiltrazioni criminali – ha sostenuto il gen. Vadalà – . Un’area come questa è giusto che venga restituita al Comune per realizzare attività ad uso sociale. Oggi (ieri ndc) abbiamo fatto un sopralluogo su questo importante sito, tra gli 80 sui quali stiamo lavorando per la chiusura del contenzioso con l’Unione Europea, vista la situazione emergenziale».

A margine della ricognizione il commissario ha partecipato a una riunione operativa col sindaco Gianluca Callipo, con il maggiore Aldo Papotto, i rappresentanti Invitalia, i comandanti della Capitaneria di porto, Giuseppe Spera, della Locamare, Massimo Lazzari e dei Carabinieri, Carmine Cesa, per fare un punto della situazione. Tutti d’accordo ad intervenire in tempi celeri per cercare di intervenire sulla deviaazione dall’alveo del fiume Angitola, visto che lambisce la discarica abusiva sequestrata il 30 marzo 2018 dalla Guardia Costiera. E poi preparare tutto il resto per destinare l’area alla bonifica, visto che «è un’area importante dal punto di vista dell’uso sociale, naturalistico e per la salute dei cittadini che vengono in questa zona», ha evidenziato il commissario. «Abbiamo pensato alla bonifica – ha aggiunto Vadalà – perché non possono rimanere tonnellate di rifiuti sulla spiaggia e con un posto che può essere utilizzato per altro. Non è un sito di discarica e non lo era nemmeno 30 anni fa. Con la Regione ed il Comune stiamo realizzando questo lavoro in tempi brevi, perché i rifiuti debbono andare via da qua». Per il commissario le tonnellate di rifiuti debbono essere eliminate, compreso tutto ciò che c’è sotto a partire dalle sabbie contaminate.

Dal canto suo il sindaco di Pizzo ha spiegato l’importanza di portare avanti il progetto di bonifica per valorizzare l’area, anche con la realizzazione di impiantistica sportiva. «Grazie alla Capitaneria – ha sottolineato Callipo – un anno fa abbiamo scoperto questa appendice di discarica che sarà così inglobata nella bonifica generale, con le risorse del Governo. Tra questo venerdì e il prossimo lunedì la Regione interverrà per ripristinare l’alveo del fiume. Stiamo lavorando per vedere alla luce, tra un anno, l’inizio dei lavori di bonifica dell’area acquisita dalla mia amministrazione al patrimonio comunale e che potremo valutare anche a fini turistici». Il sindaco, inoltre, ha fornito rassicurazioni evidenziando che sono state eseguite approfondite analisi per il progetto realizzato dal Comune e oggi portato avanti dal commissario Vadalà e «non sono stati riscontrati elementi che destino preoccupazione». In sostanza sarebbe stato eseguito un accertamento sui pozzi e verificato che l’acqua non sia stata compromessa. «Noi – puntualizza il sindaco – siamo proprietari di 32 ettari acquisiti dal demanio e abbiamo voluto acquisire anche questo sito. Oggi puntiamo alla bonifica per la riqualificazione di tutti i 32 ettari, che vanno dalla foce del fiume sino al quartiere Marinella».

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