CATANZARO
Dialisi al “Pugliese” Terzo turno a rischio, appello dell’Aned
«Piove sul bagnato per i dializzati dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio”». È quanto afferma in una nota il coordinatore nazionale Aned Prevenzione, Pasquale Scarmozzino, intervenendo sull’annunciata soppressione del terzo turno di emodialisi finora effettuato dal personale medico e infermieristico della Struttura operativa complessa di Nefrologia e Dialisi fuori dall’orario di lavoro, per sopperire alle richieste dei pazienti nefropatici. «Quindici dializzati del terzo turno – continua Scarmozzino -, eseguito nei giorni dispari della settimana dalle 19 alle 23, rischiano ignobilmente il trasferimento in altri centri della provincia. Il motivo? Lo straordinario non retribuito da gennaio scorso agli operatori di dialisi per “cincischiamento” nella proroga di un progetto, già in essere da 13 anni».
La sospensione delle attività è stata, infatti, fissata a partire dall’1 luglio, quando i dipendenti del reparto di Nefrologia non garantiranno le attività finora svolte fuori dall’orario di lavoro perché non più retribuite. «Premesso che il problema è di natura sindacale – prosegue il coordinatore Aned Prevenzione – e che il terzo turno viene eseguito dal 2006 con abnegazione e professionalità dagli operatori sanitari, è grave che questi rifiutino la prestazione straordinaria dal primo luglio per diritto negato, in una Azienda che ha saputo negli ultimi tempi macinare debiti e non certo per colpa dei nostri malati. Parecchie sono allora le responsabilità dei vertici aziendali del più grande hub della Calabria verso i nefropatici, dializzati e trapiantati. Innanzitutto – afferma Scarmozzino – “la latitanza” per discutere di prevenzione delle malattie renali, la necessità più volte espressa di creare un team per gli accessi vascolari e una nuova sala angiografica urgentissima per la gestione delle fistole dei pazienti in dialisi oltre alla delicatissima gestione del 37% di pazienti geriatrici già in dialisi. Dobbiamo registrare, infine, che il reparto di Nefrologia è gestito dal primo luglio 2014 da primari facenti funzione, con contingente precarietà pur nel lodevolissimo e apprezzato impegno e che nelle corsie il personale progressivamente diminuisce mentre i malati aumentano. Nel ribadire – conclude il coordinatore – che il mancato pagamento degli straordinari per terzo turno di dialisi è problema nettamente sindacale, esprimiamo grande preoccupazione per le conseguenze che possono ricadere sui nostri pazienti allorché persiste la minaccia di chiusura del turno aggiuntivo e il consequenziale spostamento verso altri centri lontani».
l.c.
L’associazione è preoccupataper le possibili conseguenzesui numerosi pazienti