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Sportello antiviolenza, il “richiamo” degli operatori
L’ordine del giorno è stato calendarizzato per la prossima seduta ma in ogni caso il consigliere Loredana Pilegi ha incassato un consenso bipartisan perché l’idea è quella di aprire uno sportello antiviolenza al Comune. Una questione su cui interviene l’associazione “Le foglie di Dafne” da anni impegnata a sostegno delle donne vittime di violenza. In tal senso, si dicono «sorprese» e spiegano che «l’associazione opera in questo campo da quasi cinque anni con diversi sportelli, di cui due nel comune, uno dei quali presso l’ambulatorio Asp di Moderata Durant». Un impegno costante che ha visto l’associazione seguire diversi casi «con il supporto della formazione specifica delle operatrici» e con attività di sensibilizzazione e incontri «con scuole e spesso in collaborazione con altri enti, in particolare, con la Polizia».
Non comprendono, dunque, perché le « forze politiche cittadine non abbiano ad oggi memoria della nostra presenza e del nostro operato, tanto più singolare allorché più volte il Comune ha patrocinato in passato nostre iniziative e da anni chiediamo che si adoperi nel fornire a titolo gratuito gli spazi per una casa protetta». Esprimendo dunque soddisfazione per l’azione del Consiglio e della Pilegi, alla quale danno la loro disponibilità, auspicano che «ciò possa essere il presupposto per una sempre proficua attività sul territorio, una presenza marcata delle istituzioni e una più solerte attenzione alle nostre richieste». Una precisazione, perché «privilegiando la notizia della prossima eventuale apertura di un “primo” e unico centro non giova sicuramente alle donne che, bisognose di assistenza, vengono tratte in errore» e con la consapevolezza che fare rete è solo un bene.