Annarita Castellani

Tropea

Rischia di non trovare la quadra del cerchio, per la seconda volta, la decana Consulta delle associazioni di Tropea e del territorio. Il nodo da sciogliere, dopo 26 anni di esistenza, è rappresentato da chi dovrà occupare i ruoli del direttivo da rinnovare piuttosto che il mero cambio di guardia.

Un assaggio delle forti tensioni che albergano ora nella Consulta lo si ha avuto il 15 dicembre scorso all’antico Sedile, in occasione proprio del rinnovo delle cariche. La spaccatura profonda venutasi a generare tra i soci rischia ora, come una falce, di diminuire se non dimezzare il numero degli iscritti. In previsione di questa data, rivelatasi invece un incontro dai toni accesi, si puntava su una figura capace di armonizzare il direttivo e distendere gli animi tra i soci, incarnata da Rocco Polito, il quale aveva accettato di buon grado la spinta spontanea degli iscritti. Il rovescio della medaglia invece, con tanto di maretta, lo si ha avuto quando è spuntata la candidatura dell’altro socio Dario Godano il quale, per puntare alla carica di presidente, ha inizialmente contato su un fresco pacchetto di voti che, a conti fatti, superava di misura Polito.

Nessuna sfida fra i due, ma la troppa ambizione personale ha condotto ad un acceso dibattito, con qualche socio che minaccia la cancellazione della propria associazione, e al nulla di fatto. L’appuntamento in calendario ora è per il 2 febbraio dove il direttivo uscente proporrà la modifica di due articoli del semplice statuto, così da chiarire il diritto al voto di ciascun socio a partire dagli ultimi iscritti. Per alcuni soci si rischia di forzare la mano per puntare sulla gestione dei fondi, mentre per altri la presidenza dovrebbe essere riservata a figure di maggiore esperienza e capaci di tenere salda l’organizzazione storica della città.

Il rinnovo del direttivoha creato una spaccaturanell’organizzazione