VIBO
Quando la legge è al servizio dei deboli
Vittoria Sicari
«Buona politica significa partire da un’idea e poi attuarla per il bene comune». Con queste parole il presidente della locale sezione dell’Unione ciechi, Rocco De Luca, ha presentato ieri, alla presenza dei soci, la legge regionale n. 17/2019 che prevede interventi di assistenza a favore dei ciechi pluriminorati, il cui primo firmatario è stato il consigliere regionale Michele Mirabello (Pd). All’iniziativa oltre ai vertici dell’Uici, erano presenti il presidente della Provincia Salvatore Solano, gli assessori comunali Franca Falduto e Daniela Rotino, il consigliere regionale Mirabello.
Ad entrare nel merito dell’importante provvedimento legislativo sono stati, invece, il presidente regionale Uici, Paolo Testa e la presidente regionale Iapb (Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità), Luciana Lo Prete, i quali hanno spiegato che spesso i progetti di legge restano intrappolati nel limbo della burocrazia o perché non ci sono risorse o perché l’iter è talmente farraginoso che non si riesce a concluderlo.
A seguire la procedura dal punto di vista legale è stato l’avvocato dell’Unione Nunzio Denisi. Soddisfatto del lavoro svolto Michele Mirabello auspica che la legge venga rifinanziata pure il prossimo anno. «Saluto affettuosamente i disabili che fruiranno di questa piccola opportunità – ha detto il consigliere regionale -, nella consapevolezza che l’inclusione, quando viene attuata, non vale solo per le persone in difficoltà ma a beneficiarne è l’intera società». La legge n. 17/19, prima in Italia, assegna infatti alla Calabria il primato di aver concretamente pensato a tutte quelle famiglie che da sole combattono ogni giorno contro i disagi della malattia dei propri congiunti.
La nuova disposizione normativa intende, infatti, sostenere iniziative progettuali rivolte a tutte le fasce d’età e finalizzate alla prevenzione e riabilitazione, nonché all’integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati, attraverso interventi di trattamento e cura tali da favorire l’educazione, l’istruzione, la tutela dei diritti e più sinteticamente la reale inclusione nel contesto territoriale di appartenenza.
Dopo l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio regionale, la legge passa ora alla fase operativa nelle cinque province. Il finanziamento previsto è di 300mila euro (per un anno) e consentirà ai vari soggetti che ne faranno richiesta e che saranno inseriti in una graduatoria di poter usufruire dell’assistenza da parte di operatori specializzati. A soffermarsi sul piano di attività per il Vibonese è stato il segretario della locale sezione Uici, Paolo Massaria, il quale ha spiegato che sul territorio provinciale sono venti i soggetti a cui verranno offerti i servizi, mentre i Comuni interessati, oltre la città capoluogo, sono: Polia, Nicotera, Serra S. Bruno, Dinami, Mileto, Filadelfia, Cessaniti, Vallelonga, Zaccanopoli, Rombiolo e San Costantino Calabro. Sono stati inseriti, invece, in una short list gli operatori che hanno partecipato al bando e che sono stati selezionati in base a criteri di competenza, professionalità e titoli.
Stanziati i fondi per sostenere le attività per l’integrazione dei ciechi pluriminorati