L’hanno definita una “rivoluzione”. La strategia messa in campo dalla Regione Calabria per arginare i preoccupanti livelli di disoccupazione giovanile, che fanno detenere alla punta dello Stivale il triste primato, prende il nome di “Fuoc” e, per i giovani “neet” che non studiano e non lavorano, di “Garanzia Giovani”. Il primo, in particolare, si candida ad essere un piano di lavoro a fondo rotativo che il Dipartimento regionale allo Sviluppo Economico, Lavoro e Politiche Sociali, con l’intermediazione finanziaria dell’ente strumentale Fincalabra, destina alle imprese come risposta concreta al bisogno di occupazione, attingendo alle risorse comunitarie provenienti dal Fondo Sociale Europeo.
Come hanno avuto modo di chiarire, nel corso della conferenza stampa di presentazione ad Unindustria, il presidente ed il direttore di Confindustria Calabria, Daniele Rossi e Dario Lamanna, così come il direttore generale del Dipartimento regionale Antonio De Marco, il presidente di Fincalabra Luca Mannarino, e lo stesso assessore al ramo, Carlo Guccione, ci sarà tempo fino al 31 dicembre per erogare prestiti ad interessi zero (per un totale di 57 milioni di euro) a tutte le imprese che intendano allargare la propria base occupazionale. La nuova opportunità che viene dall’Europa si realizza attraverso il fondo per il “microcredito” – teso a sostenere l’imprenditorialità, l’autoimpiego, l’inclusione degli immigrati e dei soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro, nonché ad accordare finanziamenti alle microimprese non “bancabili” – il fondo “approdo” a sostegno di giovani donne professioniste che intendano avviare attività professionali, ed il fondo per l’occupazione, finalizzato a promuovere nuove assunzioni stabili da parte delle imprese di lavoratori svantaggiati, che non abbiano un impiego da almeno sei mesi o che non possiedano un diploma di scuola media superiore o siano appartenenti ad una minoranza etnica, e via dicendo.
L’intento è quello di favorire la creazione di circa tremila posti di lavoro, che in una regione come la Calabria potrebbe significare dare avvio allo sviluppo ed alla ripresa economica. Con una novità di fondo: l’erogazione dei fondi, infatti, è diretta, ovvero senza più rinvii, scoraggianti cavilli burocratici e garanzie bancarie. Le imprese esistenti da non più di cinque anni, che hanno difficoltà di accesso al credito, potranno quindi cominciare ad avanzare domanda di finanziamento a partire dal 3 aprile, tramite la piattaforma che Fincalabra attiverà sul proprio sito (www.fincalabra.it/fuoc). L’occasione è delle più ghiotte: ma è ora che le imprese calabresi, secondo quanto ribadito da Guccione, mettano da parte le divisioni e decidano di lavorare in sinergia se intendono davvero far ripartire l’economia regionale.
Ufficio stampa CSV Catanzaro