Dializzati contagiati L’Aned preoccupata: serve più sicurezza
Sono in totale 13 le persone contagiate da Covid 19 durante il turno di dialisi all’ospedale Pugliese. Ieri il laboratorio dell’ospedale ha completato l’esame dei tamponi, sono risultati positivi 1 medico, 6 infermieri e 6 pazienti (tutti trattati nello stesso turno di dialisi del caso iniziale). Dal Pugliese assicurano che «restano garantite, senza soluzione di continuità, tutte le prestazioni dialitiche, anche a favore dei pazienti risultati positivi, per i quali sono state programmate specifiche sedute serali aggiuntive». L’episodio però ha creato allarme tra i pazienti che quotidianamente si sottopongono a dialisi. «In questo momento di emergenza sanitaria in cui il sistema sanitario nazionale è messo a dura prova dalla pandemia Covid-19, tutte le istituzioni sanitarie devono dare il massimo per assicurare protezione adeguata a tutti i cittadini, ma particolare attenzione va rivolta ai portatori di patologie croniche, pazienti oncologici, affetti da Insufficienza renale cronica e/oportatori di trapianto d’organo». Questa la preoccupazione espressa da Rocco Lagano, segretario regione di Aned Calabria (Associazione Nazionale Emodializzati Dilisi e Trapianto). «Le numerose segnalazione che Aned Calabria sta ricevendo – spiega – specialmente nelle ultime due settimane, dai pazienti interessati, ci induce a pensare che non si stia facendo abbastanza nei centri dialisi calabresi». «È urgente – afferma ancora il segretario – dotare i centri dialisi dei Dispositivi Protezione Individuale (DPI) che proteggano personale sanitario e i pazienti; creare, dove mancano, dei percorsi di accesso riservati dall’esterno in sala dialisi; predisporre all’ingresso della sala dialisi un pretriage per chi accede alla sala stessa; disinfezione accurata con dispositivi e disinfettanti idonei di ogni posto rene dopo trattamento; controllare che i Dpi siano idonei e indossati correttamente anche nel trasporto». «Infine – segnala Rocco Lagano – nonostante l’Azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio fosse individuata come centro regionale di diagnosi e ricovero Covid-19, ancora oggi manca di un piano strategico che consenta di assistere adeguatamente i pazienti in dialisi e limitare i rischi per gli operatori sanitari altamente specializzati. È necessario allestire una sala dialisi di isolamento dove trattare eventuali pazienti positivi che non richiedono supporto respiratorio; attivare dei turni supplementari di dialisi, per aumentare la distanza di sicurezza per i pazienti in caso di necessità, per poter accogliere un numero maggiore di pazienti e favorire l’adozione di tecniche di dialisi domiciliare, sia peritoneale, sia emodialisi». «L’aumento esponenziale dei contagiati nel centro dialisi del Pugliese-Ciaccio, sette sanitari e cinque dializzati preoccupa profondamente Aned che chiede di porre in essere tutti gli interventi necessari alla tutela dei pazienti e degli operatori sanitari».
Sono in totale 13i contagiati al “Pugliese”:7 sanitari e 6 pazienti