VIBO
Scout oltre il Covid, promessa che si rinnova
«Con l’aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del mio meglio, per compiere il mio dovere verso Dio e verso il mio paese, per aiutare gli altri in ogni circostanza, per osservare la legge scout».
Oggi, come avviene ormai da centododici anni, nel giorno di San Giorgio, queste parole saranno pronunciate da tutte le guide e gli esploratori del mondo, che rinnovano solennemente la “Promessa scout” secondo l’invito di Baden-Powell in un’ottica di unità e vicinanza di intenti e di ideali.
Un appuntamento rinviato a sabato per gli scout del gruppo Vibo1 anche in considerazione del fatto che, già prima dell’emergenza coronavirus, generalmente i ragazzi sono impegnati con la scuola. Per quest’anno la novità è che tutto si farà da remoto.
Comunque sia la “Promessa” rimane uno dei momenti più significativi dello scoutismo, perché va al di là dei festeggiamenti in onore del patrono e diventa un modo per ribadire e rinnovare, anno dopo anno, il proprio impegno in favore dei più deboli, degli ultimi della società e del mondo. Una promessa, dunque, che diventa un modello di vita. Una vita sullo stile di quella vissuta proprio da San Giorgio scelto da Baden-Powell come patrono degli scout. Una scelta non a caso ma fatta con consapevolezza in quanto San Giorgio rappresenta gli ideali del cavaliere medioevale, difensore dei poveri e degli indifesi. La sua lotta contro il drago simboleggia la lotta del bene contro il male. Il suo stile di lotta incarna l’entusiasmo, la fedeltà, la forza, lo spirito di avventura.
Baden-Powell lo ha scelto quindi come modello a cui dovrebbe ispirarsi ogni esploratore e guida: con cuore saldo e gioiosa fiducia pronti ad aiutare gli altri, a mettersi a loro disposizione, al servizio dei poveri e degli indifesi. Nel rinnovo della Promessa si ricordano proprio questi impegni. San Giorgio è fedele perché comprende che la vita è bella e gioiosa quando la si dona. Dà la sua vita per essere fedele.
Valori che aiutano tutti gli scout del mondo ad affrontare e superare questo difficile momento e gli stravolgimenti imposti dalla pandemia Covid-19. «Di fronte alla complessità di questa situazione – scrive ai ragazzi la Comunità dei Capi – siamo chiamati a fare la nostra parte con piccoli sacrifici alla nostra quotidianità, attenendoci a quanto indicato nei decreti e nelle disposizioni governative. Da scout sappiamo obbedire, siamo consapevoli di quello che ci viene chiesto o lo seguiamo con saggia e leale intelligenza, per il bene di tutti. Siamo sicuri che facendo tutti nel nostro meglio supereremo questo momento difficile. Mai come oggi sentiamo importanti i valori della nostra legge come l’obbedienza, ma anche la capacità di guardare con fiducia la realtà e affrontare le difficoltà».