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Mascherine, prezzi alle stelle A Pizzo i conti non tornano
Rosaria Marrella
Pizzo
Il premier Conte aveva parlato di prezzo calmierato delle mascherine chirurgiche: 50 centesimi ciascuna, al fine di non gravare ulteriormente sulle tasche già vuote degli italiani. Eppure a Pizzo i conti non tornano. In farmacia ci sono ancora poche scorte e non c’è la certezza del nuovo approvvigionamento. Le aziende contattate dai farmacisti, infatti, non propongono prezzi calmierati e l’offerta più accessibile è di 1,35 più Iva, per cui il prezzo da sottoporre al pubblico è di almeno 2 euro, che andrebbe ad incidere negativamente, visto che si tratta di dispositivi sanitari essenziali, sul budget familiare.
In questa situazione di estrema emergenza le famiglie si affidano alle offerte di qualche supermercato dove una confezione di 25 mascherine si può trovare a 25 euro. Altrimenti i prezzi vanno dai 3 ai 5 euro perché non mancano gli speculatori. Un costo, comunque, difficile da gestire per quelle famiglie che già si trovano in difficoltà economiche. E oggi vivono ancora di più il disagio per l’emergenza sanitaria.
Di fronte a questa situazione diventa determinante l’aiuto del Comune. Oltre alle mascherine già distribuite, la terna commissariale ha fatto nuovi ordini: «Aspettiamo – puntualizza il commissario Antonio Reppucci – la fornitura di altre 5mila mascherine. Una volta consegnate, privilegeremo chi ha avuto i buoni mensa. Ne servirebbero a migliaia poiché sono venuti parecchi napitini a richiederle. Al momento sosteniamo le fasce più deboli».
Proprio la scorsa settimana presso l’Ente erano pervenute le mille e 200 mascherine offerte da Oriana Rocca, la professionista napitina che da anni lavora per una multinazionale a Perugia. Questi dispositivi sono stati già distribuiti al personale: operai e dipendenti del settore amministrativo, nonché soggetti che si trovano in difficoltà. Altre migliaia di mascherine sono state distribuite dalla Protezione civile: «È possibile richiederle al Coc – evidenzia il referente regionale della Prociv, Franco Di Leo -. Attualmente ce ne sono un migliaio a disposizione». Un importante contributo è stato offerto anche da un gruppo di mamme capeggiate da Jenni Monteleone che hanno fatto realizzare da alcune sarte del luogo circa 2mila mascherine, poi distribuite a cittadini ed a categorie più esposte. Tutto in forma gratuita.