CATANZARO
Barriere architettoniche La lotta parte dalla società
Antonella Catrambone
Una “Catanzaro senza barriere” architettoniche e soprattutto culturali. È questo il senso del progetto presentato nella sala concerti del Comune da diverse associazioni che hanno come capofila il Rotary club Catanzaro. Il presidente Giuseppe Mazzei ha spiegato che il progetto prevede di dedicare, sul sito istituzionale dell’ente, una sezione apposita. Sul portale del Comune, infatti, appare già il banner “No alle barriere architettoniche”, che dà a chiunque la possibilità di segnalare la presenza di intralci a causa di parcheggi abusivi, di marciapiedi impraticabili o mancanza di scivoli, solo per fare qualche esempio.
La segnalazione prevede la possibilità di allegare una fotografia, indicare la geolocalizzazione e una piccola recensione. «Questo consentirà a cittadini, a turisti di poter segnalare presenza di ostacoli – ha detto Mazzei – che impediscono alla persone di muoversi liberamente. Quando si parla di barriere architettoniche si pensa ai disabili, ma la barriera riguarda tutti i cittadini: anziani, mamme con i passeggini. Abbattere le barriere architettoniche – ha aggiunto – non è semplice ed è anche costoso. Non chiediamo miracoli nel breve periodo, ma di individuare le barriere cercando le risorse per rendere la città accessibile e di costruire il nuovo senza barriere».
Il concetto da perseguire è il “Total Quality” così come accede in altre realtà dove il bus, per esempio, è allineato al marciapiede. «Da Catanzaro parte, quindi, un segnale per tutti i Comuni calabresi – ha continuato Mazzei – e presto ne parleremo al governatore regionale, Jole Santelli». Le segnalazioni raccolte verranno inserite in un unico piano di interventi con l’ausilio anche dell’Ordine degli architetti e degli ingegneri. Lo ha previsto il sindaco, Sergio Abramo, il quale ha parlato di mancanza di controlli nel corso degli anni. «Ognuno dovrebbe fare la propria parte – ha dichiarato – e i disastri fatti saranno difficili da recuperare». Abramo ha chiesto, inoltre, una rimodulazione dei fondi europei per poter finanziare il progetto interamente «senza fare interventi a spizzichi e bocconi. Non possiamo essere una società civile se abbiamo il problema della barriere».
Della fondamentale collaborazione tra pubblico e privato ha parlato il presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, il quale ha sottolineato l’importanza dell’educazione civica e ha rievocato «i paletti della discordia sul corso Mazzini realizzati proprio per limitare il parcheggio selvaggio». Il progetto è stato sostenuto sin dalle origini dall’assessore alla Pubblica istruzione e Pari opportunità, Concetta Carrozza e da diverse associazioni tra cui “Ande”. La presidente Marisa Fagà, ha colto l’occasione per evidenziare lo stato di deficienza che vivono le stazioni ferroviarie calabresi non a norma e a sfavore di disabili.