La Consulta dello sport apre alle associazioni con i ragazzi “speciali”

LAMEZIA

La Consulta dello sport apre alle associazioni con i ragazzi “speciali”

Jessica Mastroianni

Si è riunita ieri mattina nella Sala Consiliare di via Perugini la quarta commissione consiliare permanente, quella relativa ai Servizi all’Educazione, Cultura e Sport, presieduta da Maria Grandinetti. La tematica affrontata è stata la nomina dei componenti della Consulta dello Sport, puntando uno sguardo di insieme alle varie attività e alle varie realtà presenti nel territorio lametino che, pur essendo considerate “minori” rispetto al calcio, assumono una rilevanza non indifferente per l’intera comunità.

Da qui, la proposta del consigliere comunale Giancarlo Nicotera di integrare il regolamento attualmente vigente, che prevede la presenza di 18 membri, con l’inserimento di altri due posti da riservare a quelle associazioni sportive dedicate e costituite da soggetti diversamente abili. Un’idea che sarà valutata in Consiglio comunale, presumibilmente il prossimo 23 luglio, nel corso della nuova riunione della massima Assise cittadina a Palazzo Maddamme. Tra i punti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del Bilancio consuntivo, all’approvazione dei debiti fuori bilancio e a un confronto sulle tanto chiacchierate verifiche delle schede elettorali dello scorso novembre, approdate fino in Tribunale, potrebbe esserci spazio anche per lo sport, con l’obiettivo di vagliare l’eventualità di modificare il regolamento e consentire la nomina di 20 membri per la Consulta, anziché di soli 18 già previsti. Argomento, tra l’altro, di cui si parlerà anche nel nuovo incontro della quarta commissione, previsto per mercoledì prossimo, quando saranno valutati i vari nominativi proposti dai consiglieri.

A presenziare al dibattito, anche l’assessore allo sport Luisa Vaccaro, alla quale è stato sollevato il problema, ormai risaputo, in cui versa la piscina comunale “Salvatore Giudice”. Proprio la direttrice amministrativa dell’impianto ha esternato le difficoltà che la società si trova ad affrontare quotidianamente a causa della sottoscrizione di un contratto che a suo tempo prevedeva la gestione di 4 vasche (due esterne e due interne), di cui però solo quelle interne sono ad oggi considerate agibili, per non parlare del problema relativo agli spalti, diventati nuovamente fruibili solo negli ultimi mesi, ma per un numero limitato di soggetti. Problemi, questi, che non hanno fatto che acuirsi con l’attuale emergenza Covid-19 e che stanno spingendo la società a richiedere numerosi incontri con i vertici comunali per rivisitare il contratto di gestione. Incontro decisivo sarebbe dovuto avvenire ieri pomeriggio con la dirigente Nadia Aiello, slittato però a distanza di poche ore dall’appuntamento previsto in via Perugini.

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