CALABRIA – Volontari all’opera per ripulire i fondali marini a Gizzeria

CALABRIA

Volontari all’opera per ripulire i fondali marini a Gizzeria

Jessica Mastroianni

Lamezia Terne

Dopo l’attenzione rivolta al randagismo, alla solidarietà e al verde pubblico, il circolo lametino di Vitambiente ha realizzato un nuovo importante evento in collaborazione con l’associazione di sub presieduta da Nico Barbuto, la Scuba World. Un’iniziativa volta a pulire i fondali marini antistanti il Coolbay Resort di Gizzeria Lido, raccontata dalla presidentessa di Vitambiente Sonia Carnovale: «I sub si sono immersi per 45 minuti e siamo rimasti positivamente sorpresi – ha spiegato alla Gazzetta del Sud – perché il fondale, tutto sommato, è pulito. Non hanno trovato molta spazzatura, se non rifiuti dovuti alla presenza turistica, quindi qualche oggettino di plastica, un paio di occhiali, mascherine per bambini, niente di ciò che ci aspettavamo». «La nostra intenzione era vedere se quello che viene a galla con il moto ondoso era depositato giù nel fondale, invece no – ha proseguito – ciò che purtroppo galleggia è di riporto e conferma quanto dice l’Arpacal, cioè che le acque sono pulite e che la spazzatura arriva da altra zona e non dalla nostra. Parlo in questo caso di Gizzeria», ha precisato, ammettendo che gli stessi sub in altre immersioni hanno prelevato «mozziconi di sigaretta, bicchieri, di tutto e di più. Qui invece pochissima roba».

L’evento fa parte del Project Aware: «Tutto ciò che viene portato in superficie viene differenziato e pesato, per poi stilare un rapporto sulle condizioni del mare e di ciò che si può fare per ripulirlo. È un progetto a livello mondiale, collegato anche al Padi Woman Day, ossia la giornata della donna sub». A partecipare all’iniziativa, anche la Komen, l’organizzazione presieduta da Francesca Graziano, così come Pietro Marino, presidente nazionale di Vitambiente, a cui è andata la gratitudine della Carnovale.

Tra i protagonisti, pure il deputato Domenico Furgiuele e la consigliera comunale Antonietta D’Amico, ormai soci del circolo: «Sono sempre presenti, non istituzionalmente, ma come persone, so che ci tengono e credono in quello che fanno. Antonietta, poi, è un vulcano: qualsiasi cosa abbiamo in progetto, con lei riusciamo a svilupparla in un paio di giorni». Intanto il circolo guarda al futuro: «Abbiamo anche intenzione di valorizzare la nostra Lamezia, perché tanti lametini non la conoscono davvero. Noi potremmo, invece, “sfruttarla” per trarne pure un ritorno economico per tutti – ha concluso – perché dietro una città c’è un indotto che funziona se funziona il turismo».

L’attività ha consentitodi verificare le condizionidi quel tratto di mare

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