E’ entrata nel vivo la sperimentazione della piattaforma “Risorgimenti.Lab” dell’impresa sociale “Aniti”, che già può vantare la partecipazione al bando europeo del MIUR nel 2012. L’impresa sociale, infatti, costituita da giovani calabresi, è pioniera nella promozione di un modello di sviluppo locale che fa leva sull’inclusione, la cittadinanza attiva e la democrazia partecipativa. Dopo un primo incontro – in cui i giovani hanno presentato i risultati di una ricerca che ha coinvolto cittadini di Catanzaro, i quali, opportunamente intervistati, hanno evidenziato luci ed ombre della città – si è così decisi di passare ad una fase successiva, quella del coinvolgimento diretto di associazioni, istituzioni e privati cittadini nell’avvio di processi di cambiamento che si avvalgono delle tecnologie digitali e che mettono in rete comunità eterogenee.
L’intento che viene portato avanti a Catanzaro – ma anche a Cosenza, Reggio Calabria, all’Unical, a Rosarno, nella zona del Reventino e nell’Area Greganica – è quello di stimolare la partecipazione civica e la progettazione partecipata alla definizione di dei progetti, ai concorsi di idee, all’attività di crowfunding per il finanziamento di un progetto, ma anche alla pratica della “Banca del Tempo” per lo scambio circolare di beni e servizi tra le persone.
Dopo una prima fase di rilevazione delle criticità e dei bisogni riguardanti la città capoluogo – definita dagli stessi abitanti intervistati una città “policentrica” poco attenta alla salvaguardia della sua memoria storica e del suo centro, immobile ed incapace di fare rete e di riappropriarsi della sua identità – è ora, infatti, di passare alle proposte, con il riconoscimento ed il sostegno alle idee già esistenti (quali il progetto “Gutenberg”) e la promozione di nuove soluzioni condivise sul web che stimolino riflessioni avulse da frammentazioni e lamentele che non portano a nulla.
Nell’ultimo incontro a Palazzo de Nobili, è emersa l’esigenza di incontrarsi “fisicamente”, e non solo in maniera virtuale, per ritrovare le storie mai raccontate del proprio quartiere, far leva sugli aspetti positivi e magari iniziare con una mappatura dei beni inutilizzati per avere un luogo in cui incontrarsi, progettare e condividere. Intanto, è bene come prima mossa prendere confidenza con la piattaforma, registrandosi come nuovo utente di “Risorgimenti.Lab”.
Ufficio stampa CSV Catanzaro