Emergenza Covid-19: aggiornamento dati sulla riattivazione dei progetti di servizio civile universale
Sono trascorsi nove mesi dal 16 aprile u.s., data della prima fotografia sullo stato di riattivazione dei progetti di servizio civile universale inizialmente sospesi a causa dell’emergenza Covid-19 e pubblichiamo oggi un aggiornamento dei dati e alcune riflessioni sulla situazione registrata al 15 gennaio.
Il report mostra come gli effetti dell’emergenza sul sistema servizio civile sembrino, al momento, esser stati adeguatamente mitigati, ricorrendo ove necessario ad una modalità di svolgimento dei progetti “da remoto” o “mista” piuttosto che “sul campo”.
Sono 31.829 (il 98% del totale) i giovani tornati (o che torneranno a breve) in servizio attivo in 12.490 sedi, mentre sono solo 62 (lo 0,2% del totale) in stato di temporanea interruzione del proprio servizio a causa del persistere di condizioni per cui non è possibile proseguire le attività progettuali, mancando le sufficienti condizioni di sicurezza o gli strumenti organizzativi ed operativi necessari a ripartire. Dal 16 aprile, quando le interruzioni coinvolgevano 5.692 volontari – valore pari al 18,5% del totale – ad oggi, 5.630 volontari hanno ripreso servizio.
Nel report si forniscono anche dati di dettaglio circa gli operatori volontari che hanno dovuto interrompere definitivamente i progetti nei quali erano impegnati. Dall’inizio dell’emergenza sono stati 4.086, 427 impegnati in progetti all’estero e 3.659 in Italia.
Questi e tanti altri dati nel report che pubblichiamo: operatori volontari impiegati sul campo o da remoto, progetti riavviati così come originariamente previsti o rimodulati, distribuzioni territoriali, gemellaggi, situazione dei giovani rientrati dall’estero e di quelli impegnati nei Corpi civili di pace.
Data di pubblicazione 20 gennaio 2021
Fonte: Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale