Si è conclusa l’Esercitazione Nazionale U.S.A.R. “Rescue 2015” organizzata dall’associazione Edelweiss nei giorni 25 e 26 Aprile, alla quale hanno partecipato diverse associazioni che operano nel “soccorso in emergenza”, tra cui il Gruppo Emergenza “Rupe Ventosa” – GERUV ONLUS.
Lo scopo dell’Esercitazione era quello di mettere in comune le diverse specializzazioni delle associazioni, creare sinergia tra i gruppi, promuovere lo scambio di esperienze come formazione continua necessaria nel sistema “Protezione Civile”.
Durante le 24 ore “no-stop” sono stati predisposti diversi scenari di emergenza in cui i volontari sono stati protagonisti di diverse operazioni di emergenza mostrando enormi capacità di adattamento alle diverse situazioni, pensate con livelli di difficoltà e criticità via via maggiori.
Oltre all’encomiabile contributo dei ragazzi dell’U.S.A.R., specializzati nel recupero su corda, veri protagonisti dell’Esercitazione, la GERUV si è distinta grazie all’utilizzo del drone nelle attività di monitoraggio delle aree emergenziali. L’associazione di Catanzaro ha così dimostrato come attraverso l’impiego di queste sofisticate tecnologie, sia possibile raggiungere luoghi impervi ed individuare le vittime, facilitando ampiamente l’intervento dei soccorsi, oltre a porre in essere un’attività di vigilanza e monitoraggio del territorio.
“Un ringraziamento va all’organizzazione” ha esordito Alessandro Tassoni, presidente della GERUV, “all’EDELWEISS, al responsabile Pasquale Pipicelli e a tutta la squadra, non solo per la grande ospitalità, ma anche per l’opportunità che ha offerto a tutti i partecipanti di vivere questa esperienza”.
Vi è grande soddisfazione nel vedere la presenza di tante associazioni di volontariato della provincia tra cui, oltre alla GERUV, le sezioni di Catanzaro del Cisom e dell’A.N.P.S. ed i volontari del Gruppo Comunale. Tassoni, ribadendo lo spirito collaborativo della GERUV, conclude augurandosi che questi momenti di aggregazione e formazione si moltiplichino affinché si possa promuovere una maggiore collaborazione tra le diverse associazioni per il bene e la tutela della nostra comunità. Infatti il filo conduttore di questa esperienza è stato proprio la consapevolezza che momenti come questo sono utili, se non necessari, per migliorare le prestazioni dei volontari che, in quanto tali, offrono un servizio spontaneo alla comunità; un servizio che muove dalla passione e dall’impegno civico di ognuno di loro; loro che sono la vera forza del sistema Protezione Civile.