Nella notte di sabato scorso, il Corpo Guardie Zoofile Ambientali dei Fareambiente Crotone, insieme a personale di Accademia Kronos Vigilanza Ambientale, nell’ambito di un’operazione volta al contrasto del fenomeno del bracconaggio, ha effettuato un blitz alla foce del fiume Neto. Il Notat, Nucleo Operativo Tutela Ambiente e Territorio, è giunto sul posto a seguito di una segnalazione.
La foce del Neto è difatti una Zona di Protezione Speciale (Zps) per gli uccelli migratori e già da tempo era attenzionata causa il dilagarsi del fenomeno del bracconaggio. Le guardie hanno immediatamente individuato un terreno incolto e di libero accesso da cui proveniva il suono inconfondibile di un richiamo; ispezionata l’area circostante hanno ritrovato il richiamo ed oltre 60 metri di rete per uccellagione predisposta tutt’intorno. Successivamente, continuando i controlli è stato individuato un secondo richiamo, questo per fortuna senza rete e, probabilmente, utilizzato solo per l’addestramento dei cani, cosa che è comunque vietata in questo periodo. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.