Bando dell’università di Trento, finanziato dal dipartimento per le Politiche della famiglia. Al centro dello studio le nuove sfide e prospettive dell’essere genitori, argomento che già era stato oggetto di studio di Valeria. C’è tempo fino al 16 giugno per inoltrare la domanda.
ROMA – La memoria di Valeria Solesin, la giovane ricercatrice veneta vittima dell’attentato al teatro Bataclan di Parigi del 13 novembre scorso, da oggi rivive anche attraverso un assegno di ricerca a lei dedicato. Il bando è indetto dall’università di Trento, la città dove Valeria si era trasferita per ragioni di studio e dove si era laureata in sociologia, ed è finanziato dal Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del consiglio dei ministri.
“Con tale iniziativa – si legge sul sito del dipartimento delle Politiche per la famiglia – si intende consentire ad un giovane ricercatore/ricercatrice di approfondire alcune tematiche in materia di famiglie che avevano già costituito oggetto di studio e di ricerca da parte di Valeria Solesin”.
Il titolo della ricerca proposta dal dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dell’università di Trento è “Coppie e genitorialità: responsabilità familiari, il ruolo materno e paterno in Italia e in Europa. Nuove sfide e prospettive di crescita”. Il bando è pubblicato sul portale dell’ateneo. Per partecipare alla selezione i candidati devono compilare la domanda online. La richiesta di partecipazione deve essere presentata entro le ore 12,00 del 16 giugno 2016. L’iniziativa suggella le parole che, all’indomani dell’attentato del Bataclan, ha pronunciato il padre di Valeria, Alberto: “Dedichiamo la sua vita ai ragazzi come lei, grazie a chi non si arrende”. (ep)