Le prime dieci candeline di "Ali d'Aquila"

decennale ali aquila

In una giornata di dicembre di dieci anni fa, a Satriano Marina, un gruppo di genitori di ragazzi con disabilità dava origine ad “Ali d’Aquila”. Da allora, l’associazione, di voli, ne ha spiccati tanti: ha scoperto la manualità attraverso i laboratori creativi, il valore della condivisione con le gite e le varie esperienze all’aperto, ma soprattutto ha trovato nella bellezza del teatro la sua dimensione più autentica.

E per festeggiare i suoi primi dieci anni, i soci fondatori hanno voluto attorno a sé gli encomiabili volontari, i sostenitori (ed il Centro Servizi al Volontariato della provincia di Catanzaro, rappresentato dal direttore Stefano Morena, era tra questi), le associazioni vicine (tra le altre, l’”Avis”, “Solidales”, la Caritas, la “Don Pellicanò”, ed anche “L’Alveare”), le istituzioni (il sindaco di Satriano Michele Drosi in primis), le famiglie e, naturalmente, i ragazzi, tutti seduti in prima fila all’hotel “Mirabeau” di Montepaone ad applaudire. Le padrone di casa (l’attuale e la già presidente dell’associazione, Gerarda Sestito e Rosanna Gigliotti) hanno ricordato le gioie ed i piccoli traguardi raggiunti in dieci anni – come il premio del pubblico al concorso nazionale “Il Giullare” di Trani nel 2011 – ed i progetti avviati nelle scuole (“La diversità come valore”, al liceo scientifico di Soverato, in collaborazione con il CSV di Catanzaro, ha rappresentato una prima forma di sperimentazione della conoscenza del diverso tra i banchi di scuola). Ma tutto quello che si è portato avanti finora, e che ispira i progetti futuri, è finalizzato alla soddisfazione del desiderio di autonomia che viene avvertito dai ragazzi, e rappresenta una risorsa che, a detta del direttore Morena, ha un effetto moltiplicatore per l’intero territorio. “Molte volte le associazioni non incontrano porte aperte da parte delle istituzioni – ha continuato Morena – Eppure fanno da sentinelle sul territorio, e danno un indirizzo sulla strada da seguire. “Ali d’Aquila” ci dà appunto testimonianza del fatto che con poco si riescono a modificare le dinamiche territoriali”.

Nel suo intervento Fabrizio Marano, responsabile regionale dell’Agesci, ha posto inoltre l’accento su tutte quelle associazioni, non classificate perché non costituite, che comunque sono di prossimità e si attengono alla dimensione del “servire” propria dello scoutismo. E’ stato poi l’esponente politico Antonio Guidi, ex ministro per la Famiglia e la Solidarietà Sociale nel 1994, in collegamento diretto da casa, a rivolgere un plauso all’associazione “del sud del sud”, a conferma del fatto che, quando si superano i dieci anni di attività, vuol dire che “la pianta ha buone radici”. “Il ruolo del volontariato, oggi, rischia di essere indispensabile – è stato il commento di Guidi, rincalzato dalle domande del moderatore Corrado Corradini – Ora più che mai serve mantenerlo e farlo conoscere, perché a contare sono i fatti, e nessuno più del volontariato è in grado di darli”.
Il compleanno di “Ali d’Aquila” è proseguito con un lauto buffet. Ma a tutti i presenti sono rimaste impresse le parole del giovane Alessandro, studente ormai volontario effettivo dell’associazione, che in poche battute ha fatto richiamo al valore della diversità, che fa sì che ognuno sia importante. Un mondo “monocromatico”, infatti, non servirebbe a nessuno.

Ufficio stampa CSV Catanzaro

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