Stanziati 600 milioni per l’accoglienza ai migranti

Sulla Gazzetta Ufficiale del 24 ottobre 2016 n. 249 è stato pubblicato il Decreto Legge 22 ottobre 2016 n. 193, “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili”.

Nel provvedimento, collegato alla manovra economica, sono previsti 600 milioni di euro a favore dei Comuni in materia di accoglienza.
In aggiunta, a sostegno degli oneri che sostengono i Comuni che accolgono i richiedenti asilo, viene autorizzata una spesa di 100 milioni per il 2016 e l’istituzione di uno specifico Fondo.

Riportiamo per esteso l’art. 12 del Decreto Legge, Misure urgenti a favore dei comuni in materia di accoglienza:
1. Le spese per l’attivazione, la locazione, la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per stranieri sono incrementate di 600 milioni di euro nell’anno 2016.
2. Quale concorso dello Stato agli oneri che sostengono i Comuni che accolgono richiedenti protezione internazionale, è autorizzata la spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2016. A tal fine, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, è istituito un apposito Fondo iscritto nella missione «Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti», programma «Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose». Con decreto del Ministro dell’interno, da adottare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, entro venti giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono definite le modalità di riparto ai comuni interessati delle risorse di cui al presente comma, nel limite massimo di 500 euro per richiedente protezione ospitato e comunque nei limiti della disponibilità del fondo.

E subito ha commentato il Forum Nazionale del Terzo Settore, attraverso il suo portavoce Pietro Barbieri: “Dopo l’ultimatum lanciato dalle cooperative, costrette a interrompere il loro lavoro quotidiano per la mancanza di fondi sufficienti a gestire l’assistenza ai migranti nei centri di accoglienza, possiamo finalmente tirare un sospiro di sollievo e veder sanata una situazione già allo sfinimento. Avevamo lanciato a settembre il nostro appello al Premier per cambiare rotta urgentemente ed in maniera risolutiva rispetto alla questione migranti. Questo è un segnale importante, anche se non l’unico, che auspichiamo possa costituire un primo passo verso la realizzazione di un piano di accoglienza nazionale, dignitoso e capace di andare oltre l’emergenza.”

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