La nuova figura per i minori stranieri non accompagnati è stata introdotta dalla legge 47 del 2017. Per conoscere i requisiti per aderire è on line un vademecum. “E’ come l’amico che si prende cura del più piccolo e fragile, un impegno che Don Bosco ancora oggi ci propone.
ROMA – Sono oltre novemila i minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia fino a giugno 2017. Giovani vulnerabili che dopo un lungo viaggio in mare si ritrovano soli ed esposti a diversi rischi. Una risposta a questa emergenza è la figura del tutore volontario, introdotta grazie alla legge 47/2017 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati” approvata recentemente dal Parlamento. Tutori volontari sono quei cittadini (con un’età superiore ai 25 anni) che decidono di svolgere il compito di rappresentanza legale del minore solo, facendo sì che vengano riconosciuti i suoi diritti.
Per conoscere i requisiti e il profilo di questa nuova figura, Salesiani per il sociale ha preparato la guida “Il tutore volontario per minori stranieri non accompagnati. Sfida ed opportunità per la Famiglia Salesiana”. è scaricabile dal loro sito. “La legge 47/2017 attraverso l’introduzione del tutore, ci ha offerto l’opportunità di prenderci cura dei minori stranieri non accompagnati. – spiega Don Giovanni D’Andrea, presidente di Salesiani per il Sociale – In ottica salesiana è da leggere come l’amico che si prende cura del più piccolo e fragile un impegno che Don Bosco ancora oggi ci propone”. Un appello che rivolge a tutti i membri della famiglia salesiana anche Don Stefano Martoglio, superiore salesiano della Regione Mediterranea: “Anche Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato di quest’anno, esorta tutti i cristiani ad avere un’attenzione particolare ‘verso i fanciulli che il sono gruppo di migranti più vulnerabile perché sono invisibili e senza voce’. Potremmo essere noi quella voce! Vi invito a prendere in seria considerazione questa proposta”.
fonte Redattore Sociale