Una strategia condivisa sul futuro del volontariato in sanità nel nostro Paese, un futuro che si intreccia con la possibilità di continuare a garantire servizi sociosanitari adeguati e di qualità per tutti i cittadini. Questo l’obiettivo dell’incontro che ha visto, sabato 19 dicembre nella sede di Anpas a Firenze, insieme i vertici nazionali di Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Croce Rossa Italiana e Confederazione delle Misericordie d’Italia.
«Un momento storico per intrecciare una storia con tanti valori in comune al fine di interloquire con le istituzioni nazionali su aspetti che hanno una forte ricaduta sui territori» secondo Fabrizio Pregliasco, presidente Anpas, che ha aggiunto: «Che sia la volta buona che chi gestisce la cosa pubblica si accorga di chi si occupa del bene delle comunità e dei cittadini da secoli. Tra i primi interlocutori chiederemo un incontro al ministro della Salute».
Gli fa eco Roberto Trucchi, presidente Misericordie: «Un momento importante di condivisione che auspico possa continuare a svilupparsi, anche allargando il fronte delle associazioni di volontariato in sanità per essere una voce più importante nel panorama italiano».
Secondo Francesco Rocca, presidente Croce Rossa: «Credo che vada rimarcato il fatto che ciascuno di noi non vuole rinunciare alle proprie origini e alla propria identità. Mettiamo in comune le competenze, una piattaforma di dialogo comune sul territorio che non potrà che portare che ottimi benefici».
Una tappa importante nella storia recente del Terzo settore italiano che vedrà momenti di confronto con altre organizzazioni del Terzo settore, in particolare con le altre Associazioni di volontariato sanitario. Al tavolo permanente politico tra Anpas, Cri e Misericordie seguiranno anche dei tavoli di confronto tecnici su standard formativi del volontariato in ambito sanitario, Riforma del Terzo Settore, Contratto nazionale e affidamento dei servizi.