Venerdì 23 febbraio 2018, sarà inaugurata la mostra “Dario Fo: dal disegno alla scena”, presso il Museo di Pitagora a Crotone, l’iniziativa nasce nell’ambito degli interventi culturali che valorizzano il sistema dei beni culturali e rafforzano l’attuale offerta culturale e didattica in Calabria.
La mostra, visitabile fino al 18 marzo presso il Museo di Pitagora a Crotone, mette in luce tutte le fasi del lavoro di ricerca del Premio Nobel partendo dai disegni che usava come canovaccio, gli appunti manoscritti, i bozzetti che decideva di riportare sulla tela, le sagome che usava sul palco durante i monologhi per dare un volto ai personaggi, e alla fine il percorso narrativo riassunto in una pubblicazione contenente il testo dello spettacolo corredato dalle illustrazioni.
Composta da una selezione di dipinti e materiali estrapolati dal percorso di ricerca e di stesura di una delle sue opere “La figlia del Papa”, la mostra permette di evidenziare l’applicazione della dinamica narrativa dell’artista finalizzata alla rivelazione di un altro punto di vista, di una nascosta verità, o per dirlo con le sue parole: “In tutte le storie famose, come quella dei Borgia, si trovano sempre diverse versioni del dramma. Nella maggior parte dei casi, però, si scopre un intento deformante, soprattutto dal punto di vista storico. Personalmente non ho fatto altro che ricercare la verità”.
La visita al Museo di Pitagora e alla mostra “Dario Fo: dal disegno alla scena” diventa un’occasione di approfondimento, formazione, crescita personale e culturale.
Al contempo, nella struttura museale innovativa, che svolge da anni la primaria funzione di promozione della città di Crotone nel circuito internazionale del turismo culturale attraverso la valorizzazione dell’identità storico-scientifica di Pitagora, è fruibile una proposta articolata che affianca scienza, arte, natura, storia, filosofia, matematica, musica, mediante, per esempio, la Mostra della Matematica Interattiva “Ludomatica” e la Mostra “Simmetria, giochi di specchi” proveniente dall’Università Statale di Milano e dal centro Pristem della Bocconi.
I contenuti della mostra sono adatti a interlocutori estremamente differenziati, dai più piccoli della scuola primaria sino agli adulti. Un’occasione per suscitare nei vari visitatori, l’interesse per la cultura e per le attività che la caratterizzano, a partire da un coinvolgimento anche emozionale legato a un metodo di lavoro innovativo.