Arriverà a Crotone per la prima volta, lo spettacolo “Workers” una produzione del Teatro Popolare Ex Opg Je So Pazz di Napoli, venerdì 29 marzo 2019 – h. 21.00, presso il Circolo Arci le Centocittà di Crotone, uno spettacolo di teatro sociale proposto da una delle realtà socio/culturali più importanti e all’avanguardia d’Italia.
Con i testi di: Wu Ming 2, Collettivo MetalMente, Alberto Prunetti, Simona Baldanzi, Luigi Chiarella, Luigi Di Ruscio, Tommaso Di Ciaula, Fabio Franzin, Massimiliano Santarossa.
Regia di Matteo Giardiello, con: Hugo Fonti, Naima Mottola, Silvia Del Zingaro, Ianua Coeli Linhart
“Quando vuoi umiliare o attaccare un gruppo sociale, gli togli il diritto di parlare con le proprie parole. Lasci che qualcun altro lo interpreti, parli per lui o per lei. A lungo è stato così per gli indigeni, per le donne, di sicuro è ancora così per gli immigrati. Ed è così anche per gli operai”.
Alberto Prunetti
Parlare di Lavoro. Anzi, di chi il lavoro lo fa ogni giorno: parlare dei lavoratori e delle lavoratrici. Tutti ne parlano: i lavoratori sono un soggetto da analizzare, etichettare, inserire nelle statistiche. I lavoratori sono i primi protagonisti di molti pacchetti legge o regolamenti aziendali. “Lo sciopero dei lavoratori inizia alle 8:00 e finisce alle 20:00”. I lavoratori sono un problema da risolvere, un fenomeno da regolamentare e tenere a bada. “I lavoratori sono fortunati, almeno hanno un lavoro, non si devono lamentare”. Parlare dei lavoratori comunque ormai non è quasi più di moda, “tanto la classe operaia non esiste più”.
Tutti parlano per i lavoratori, dei lavoratori, in rappresentanza dei lavoratori, ma nessuno lascia a noi la parola.
Vogliamo raccontare il nostro lavoro. Vogliamo denunciare la nostra condizione, che solo noi che ci siamo dentro la conosciamo e sappiamo come cambiarla. Vogliamo narrare le nostre passioni, i nostri sogni. Vogliamo che altri si riconoscano nel nostro racconto. Vogliamo che tutti coloro che si riconoscono, si uniscano insieme, si sentano orgogliosi di essere dalla stessa parte. Noi oggi vogliamo parlare.