L’Abbè Pierre, il monaco francese che si prodigò tutta la vita a favore dei poveri e degli emarginati, anche attraverso la fondazione del Movimento Emmaus – che oggi raggruppa più di 300 comunità sparse in circa 40 Paesi del mondo – è morto il 22 gennaio di nove anni fa. Ed ogni Gruppo, da allora, lo commemora con testimonianze e momenti di preghiera: un po’ com’è avvenuto a Catanzaro, venerdì scorso, con la celebrazione della Santa Messa da parte di don Giorgio Pilò presso la chiesa “Santa Maria della Speranza” ed animata dagli stessi volontari del Gruppo.
L’intenso pomeriggio è proseguito al circolo S. Francesco della chiesa del “Sacro Cuore” di Catanzaro Lido, alla presenza del presidente, padre Piotr Anzulewicz, e della presidente di “Emmaus Catanzaro”, Mariaconcetta Infuso, i quali, con il supporto di immagini ritraenti l’Abbè e l’impegno delle varie comunità sparse per il mondo, si sono soffermati sulla figura carismatica del fondatore di Emmaus, che fino all’ultimo giorno della sua vita terrena pensò ai bisogni dei senzatetto e degli esclusi. Nelle varie comunità, infatti, queste persone trovano una casa accogliente, ma anche un luogo in cui mettere a frutto le proprie capacità ed inclinazioni a vantaggio di tutti.
Ufficio stampa CSV Catanzaro