Dalle pagine dell’inserto “Buone notizie” Francesco Profumo traccia il bilancio sul lavoro svolto dall’organismo nazionale di controllo dei Centri di servizio per il volontariato che presiede da quasi un anno; “una bellissima esperienza che testimonia come soggetti diversi possano collaborare in modo stabile per il bene comune”.
Dalle pagine di Buone notizie, l’inserto del Corriere della sera, Francesco Profumo, presidente dell’organismo nazionale di controllo dei Csv (e dell’Acri), commenta il lavoro svolto e le prospettive per il futuro della fondazione che in queste settimane completerà il processo di accreditamento dei Csv e l’insediamento degli Otc territoriali.
Di seguito l’articolo pubblicato nell’edizione di oggi del settimanale.
Non era scontato che andasse così. E si è rivelata, invece, una bellissima esperienza di partenariato tra le diverse anime del privato sociale (Fondazioni di origine bancaria, Centri di servizio per il volontariato, Terzo settore) e del pubblico. Mi riferisco a Fondazione Onc che ha appena festeggiato il primo anno di operatività e che, con l’ imminente completamento del processo di designazione dei componenti degli Organismi territoriali di controllo, entrerà finalmente a pieno regime.
Fondazione Onc è nata in seguito alla promulgazione del Codice del Terzo settore, che ha ridisegnato profondamente il sistema dei Centri di servizio per il volontariato. Il legislatore ha assegnato alla neonata Fondazione funzioni di indirizzo e controllo sui Csv. Essa ha infatti il compito di: amministrare le risorse del Fondo unico nazionale, alimentato dai contributi delle Fondazioni di origine bancaria (che, oltre a confermare il loro storico ruolo di finanziatori del sistema dei Csv, oggi vedono rafforzata la loro partecipazione alla definizione delle linee guida); determinare gli indirizzi strategici generali a cui si devono attenere tutti i Centri; ripartire su base regionale il finanziamento ai Csv; gestirne l’accreditamento.
Fondazione Onc è guidata da rappresentanze di Acri, CSVnet, Forum nazionale del terzo settore, ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Conferenza Stato-Regioni. Per questa sua governance multiforme essa costituisce un originale testimonianza di come soggetti diversi, conservando ciascuno la propria identità e il proprio ruolo, possano attivare forme stabili di collaborazione per il bene comune. Sul tavolo della Fondazione Onc si discutono infatti gli indirizzi da dare all’attività dei Centri di servizio, che, dopo la recente riforma, devono promuovere il volontariato non più solo all’interno delle organizzazioni di volontariato, ma nell’ambito dell’intero terzo settore. Fondazione Onc è diventata quindi una piattaforma di idee e principi ispirati a una visione condivisa del ruolo strategico che la società civile e la cittadinanza attiva organizzata possono giocare per la crescita del nostro Paese.
Il lavoro corale di questi mesi, dentro la Fondazione, ha creato le condizioni per procedere speditamente in futuro. È stata completata la fase di razionalizzazione del sistema dei Centri di servizio, accorpati per ambiti territoriali e scesi di numero da 72 a 49 (l’accreditamento dei nuovi Centri è quasi concluso). Entro poche settimane si completerà anche il processo di insediamento degli Otc, gli organismi territoriali di controllo. Fondazione Onc non è l’unica testimonianza di collaborazione proficua tra Fondazioni, Centri di servizio e terzo settore. Nei decenni scorsi si sono avviati percorsi che hanno portato alla nascita della Fondazione con il Sud, al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e all’elaborazione di una proposta condivisa di riforma del sistema dei Csv. Ora Fondazione Onc rappresenta un ulteriore occasione che – ne siamo certi – non mancherà di portare frutti per il bene delle comunità e dell’intero Paese. di Clara Capponi
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