Il centro antiviolenza “Attivamente Coinvolte” in collaborazione con l’organizzazione Nazionale dei centri antiviolenza di “D.I.RE. (DONNE IN RETE CONTRO LA VIOLENZA) (73 centri in Italia) segnalano e condividono il film le “Suffragette” in uscita dal 3 marzo nelle sale cinematografiche, dopo aver inaugurato il Festival di Londra.
Suffragette è un film per ricordarci di non dare per scontati i nostri diritti.
La pellicola della regista inglese Sarah Gavron con Carey Mulligan e Meryl Streep, ambientato nella Londra del 1912, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale racconta “la storia di Maud (Mulligan), un’operaia che lavora fin dall’età di 7 anni in una malsana lavanderia londinese per 13 ore al giorno”, delineando i tanti ritratti delle donne inglesi di quell’epoca. In particolare, sceglie di raccontare non la biografia della donna che cambiò la storia ma quella delle piccole grandi donne che ogni giorno, a testa bassa, nel loro anonimato, in fabbrica, in casa, nelle piazze, per le strade, hanno provato a reagire. A far sentire la propria voce. A combattere per essere riconosciute pienamente come donne: non solo mogli, madri, figlie, ma individui pensanti a cui spetta il diritto di esercitare i propri diritti. Diedero vita a una lotta senza quartiere per ottenere il suffragio universale, organizzandosi in comitati e scendendo in strada per rivendicare il proprio diritto al voto, pioniere del lungo percorso verso la conquista della parità dei diritti, per il riconoscimento dell’uguaglianza giuridica e politica tra uomo e donna.
Il Centro antiviolenza “Attivamente Coinvolte”, dal 2008 sul territorio calabrese, con il numero attivo (H24) 3883510596 e con due sportelli d’ascolto (a Catanzaro ed a Tropea), per la ricorrenza dell’8 marzo, non vuole limitarsi alla sterile celebrazione di una data, ma vuole sostenere l’emancipazione femminile, intesa come lotta di chi è discriminato per veder riconosciuti i propri diritti. Ciò a sostegno concreto della lotta sui diritti continuali contro la violenza maschile sulle donne, per dire che se alcuni diritti sono stati conquistati la lotta delle donne, per la libertà di tutte, non è finita.
Quindi prima della giornata internazionale delle donne e una settimana prima dell’anniversario del voto alle donne in Italia (il 10 marzo 1946), il film rappresenta un’occasione per sensibilizzare e riflettere: “Viviamo in un mondo dove ci sono ancora molte battaglie da combattere 62 milioni di ragazze a cui è negata l’educazione, 2/3 delle donne che non sanno leggere e scrivere e solo il 22% di donne in Parlamento… la strada è ancora molto lunga”.
E lo stesso termine “suffragetta” coniato all’epoca in senso derisorio dalla stampa inglese per indicare le attiviste del movimento a favore del suffragio elettorale alle donne, rimase nella storia quale sinonimo di resistenza, speranza e rivoluzione.
Ma allo stesso modo della battuta clou del film “Non vogliamo essere quelle che infrangono le leggi: vogliamo essere quelle che le fanno” .
e tenti di far sentire la propria voce.
Tutto questo perché il nostro otto marzo non è fatto solo di mimosa, ma anche di una forte sensibilità alla condizione femminile e, soprattutto, alla condizione di quelle donne che faticano ad uscire dal Silenzio e dalla Rassegnazione.