La scommessa del volontariato postmoderno

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A Roma CSVnet e Ciessevi presentano i primi risultati dell’indagine sui volontari Expo. Un confronto tra esperienze tradizionali e innovative di volontariato di fronte al cambiamento della disponibilità dei cittadini ad impegnarsi.
Una scommessa per il futuro del volontariato: potrebbe essere questa la definizione del Programma Volontari per Expo, grazie al quale CSVnet e Ciessevi Milano, insieme alla rete dei 68 CSV italiani, hanno individuato e formato i 5.500 cittadini che da maggio a ottobre dello scorso anno hanno svolto un servizio di volontariato durante Expo Milano 2015.
La maggior parte di essi era sotto i 30 anni e con un alto livello di istruzione. Il 41% erano “new entry”, cioè alla prima esperienza di volontariato; il 59% era composto invece da “experienced”, ovvero avevano già svolto attività volontaria, quasi sempre in maniera continuativa. La stragrande maggioranza dei 5.500 giovani, oltre il 96.5%, era disposta a svolgere un’attività di volontariato anche in futuro, soprattutto in forma episodica.

Ma come hanno valutato questa loro esperienza per la loro crescita personale? L’impegno sociale “tradizionale” e quello episodico sono in contrapposizione o si possono conciliare? E come dovranno porsi le organizzazioni già strutturate di fronte al cambiamento della disponibilità a fare volontariato?
A queste domande comincia a rispondere la ricerca quantitativa e qualitativa che CSVnet e Ciessevi hanno chiesto di svolgere a un’équipe del Seminario permanente di studi sul volontariato e dell’università degli Studi di Milano. Si intitola “Un nuovo approccio al volontariato: grandi eventi e partecipazione attiva”, e i primi risultati saranno presentati durante il convegno “Il volontariato postmoderno. Da Expo al nuovo impegno sociale, tra eventi e organizzazioni” in programma a Roma giovedì 19 maggio, dalle 9.30 alle 13.30 presso la sede di rappresentanza del Banco Popolare in Palazzo Altieri (piazza del Gesù, 49).
Dopo i saluti di Ivan Nissoli, presidente di Ciessevi Milano e Stefano Cerrato, responsabile Terzo settore del Banco Popolare, Anna Maria Meneghini, docente di Psicologia di comunità all’università di Verona, presenterà i risultati intermedi dell’indagine. Seguiranno gli interventi di Antonella Morgano, ricercatrice dell’università di Verona e Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia all’università degli Studi di Milano.
Nella successiva tavola rotonda, moderata dal giornalista Stefano Trasatti, il presidente di CSVnet, Stefano Tabò e Romolo De Camillis, dirigente Volontariato e Terzo settore del ministero del Lavoro e Politiche Sociali, si confronteranno con i referenti di tre esperienze innovative di volontariato:
Marcello Mariuzzo, vicepresidente di Lunaria, associazione con esperienza pluriennale nell’organizzazione di campi di volontariato internazionali per i giovani;
Loredana Spedicato di “Baobab Experience”, l’associazione costituita a Roma dopo il noto movimento spontaneo di molti volontari che dal 2015, nei pressi della stazione Tiburtina, si occupano dell’accoglienza dei rifugiati in transito;
Simone Vellucci, presidente di “Retake”, organizzazione costituita recentemente sull’onda dell’impegno spontaneo di alcuni cittadini per la pulizia di zone di Roma, un caso di rilevanza nazionale per l’originalità e il difficile contesto in cui opera.
I partecipanti al convegno avranno inoltre la possibilità di vedere “Generazione del Millennio, l’occasione del volontariato” la mostra fotografica itinerante di Fabrizio Annibali, promossa da CSVnet e Ciessevi che ha debuttato lo scorso aprile a Lucca in occasione del Festival del Volontariato.

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