Nella giornata della legalità, in uno dei quartieri più a rischio della città, come l’Aranceto, gli alunni più piccoli dell’Istituto Comprensivo “Casalinuovo” hanno abbattuto le differenze e dato sfogo alla propria creatività assaporando il piacere della condivisione di gruppo. Ed è così che il progetto pilota “Io, tu, noi e nessun bullo!” – portato avanti dal gruppo di Catanzaro del Movimento Italiano Casalinghe (Moica), presieduto da Giuseppina Pino, con la collaborazione della “Fondazione Città dell’Arte” dell’artista internazionale Michelangelo Pistoletto, della scuola dell’infanzia paritaria comunale di Albano Laziale e dell’associazione culturale “Artivazione” – ha comunque sortito effetti insperati tra i destinatari, nonostante l’assenza delle istituzioni e dei giornalisti.
Come ha ben spiegato Saverio Teruzzi dell’associazione “Artivazione”, ieri, al plesso Aranceto, si è piantato un seme per far crescere una pianta: “In un ambiente difficile ed ostico come questo, un progetto di tal sorta, che tramite l’arte educa alla responsabilità ed al rispetto dei valori più elementari, primo fra tutti quello della legalità, può aiutare a comprendere l’esistenza di alternative. Attraverso la riscoperta della creatività, infatti, i bambini imparano a non omologarsi e a far crescere la propria autostima”. Dalla lettura di una fiaba è scaturito, così, un entusiasmo sconvolgente, che ha portato a lavorare insieme alunni diversi, anche quelli di etnia rom solitamente meno coinvolti, in un progetto artistico che ha preso forma dalle loro mani, attraverso l’utilizzo di materiali di riciclo e sotto la guida attenta degli operatori e degli educatori coinvolti.
Da Albano Laziale – in cui il progetto ha avuto inizio – ad uno dei quartieri più disagiati di Catanzaro, quale appunto l’Aranceto (passando anche per Lamezia Terme, in cui ha registrato una grande partecipazione), “Io, tu, noi e nessun bullo!”, che gode del patrocinio del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro, della Commissione alla Cultura del Comune e della Fondazione “Città dell’Arte”, intende abbattere gli stereotipi ed avvalersi dei concetti che l’artista Michelangelo Pistoletto riprende nel manifesto del “Terzo Paradiso”. Un mondo a parte, che sta a simboleggiare il passaggio ad un nuovo livello di civiltà planetaria, in cui l’artificio, la scienza, la tecnologia e la politica vengono ricondotti ad una dimensione più etica, al fine di assicurare al genere umano la propria sopravvivenza.
La sperimentazione dell’iniziativa – il cui prosieguo è nell’auspicio di tutti – ben rientra nelle finalità dell’associazione nazionale “Moica”, che anche a Catanzaro, sotto la presidenza di Giuseppina Pino, ha come obiettivo quello di promuovere il ruolo delle donne nei vari ambiti, sia in quello familiare che professionale. E proprio nella salvaguardia della serenità familiare l’associazione ha voluto portare avanti il progetto sulla legalità, riguardante in particolare il bullismo, in un plesso scolastico in cui il concetto del rispetto delle regole per una sana convivenza è più difficilmente trasmissibile.
Ufficio stampa CSV Catanzaro