Terzo Settore: protagonista nel cambiamento a tutti i livelli

terzo settore

Sulla discussione riguardante la riforma regionale delle politiche sociali, nell’ambito del percorso “FQTS 2016” (Formazione Quadri Terzo Settore), si è inserito anche l’approfondimento sulla riforma del Terzo Settore fresca di approvazione da parte della Camera.

La previsione del sistema integrato dei servizi socio-sanitari (ex legge 328/00) ha fatto da spartiacque, in Calabria come altrove, nell’attività di gestione e di programmazione dei servizi basilari, con l’introduzione dei concetti di “rete” e “sussidiarietà” a prescindere dai quali non è più concepibile una politica sociale di comunità. Ma nella Regione Calabria, come si sa, le cose vanno a rilento: dopo sedici anni, ancora si discute dei “falli” regionali in merito alla legge, soprattutto ora che è al vaglio dell’assessorato competente, con la collaborazione di tutte le “anime” del Terzo Settore, il passaggio delle deleghe in materia sociale ai Comuni.
Attorno al tavolo in Sala Verde, alla Cittadella regionale, sedevano, venerdì scorso, coloro che dell’attuazione della 328 hanno ricordato le tappe fondamentali – don Giacomo Panizza, presidente della Comunità Progetto Sud; Gianni Pensabene, portavoce regionale del Forum del Terzo Settore; Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione con il Sud; Luciano Squillaci, vicepresidente del Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio – e che si accingono a partecipare attivamente alla “svolta epocale” che, con il passaggio delle deleghe, porterà all’applicazione normativa di una legge risalente a sedici anni fa. Sedeva al tavolo anche l’assessore regionale al Welfare Federica Roccisano, che della riforma è ferma sostenitrice, convinta com’è che il Terzo Settore non sia residuale, ma costituisca la vera “impresa” reale della nostra società. Ed anche se i Comuni si stanno “attrezzando” contro il passaggio delle deleghe – che lascia comunque alla Regione la fissazione dei criteri per l’autorizzazione e l’accreditamento di strutture e servizi – non si può ignorare che il principio di equità, in un’ottica di fabbisogni reali, possa realizzarsi soltanto col trasferimento delle competenze ai comuni, ovvero agli enti più vicini al cittadino. Ciò non toglie che il Terzo Settore tutto sia chiamato a svolgere il ruolo che gli compete al tavolo tecnico compartecipato, che fissa nel 30 giugno il prossimo termine per il passaggio delle deleghe: ma è importante in primo luogo che sia proprio il Terzo Settore a rendersi conto del cambiamento in atto che lo vede protagonista a tutti livelli.

Ufficio stampa CSV Catanzaro

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