Shalom, l’impegno per il progetto “coltiviAmo emozioni”

Il progetto “coltiviAmo emozioni” cofinanziato dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, è servito e servirà fino alla sua conclusione, come collante sociale in molte iniziative che hanno a cuore, la natura, il benessere della persona e del nostro territorio. l’idea progettuale parte da un’azione centrale che sostanzialmente è la creazione di un’orto sociale, con presenza di animali da cortile come volatili ed altri, curato in piccola parte dai nostri ospiti, i quali cooperando in piccoli gruppi danno vita al progetto stesso, attorno ad esso orbitano come satelliti nella galassia, una serie di azioni e interventi sociali che coinvolgono altri soggetti del territorio, al fine di promuovere partecipazione, inclusione e collaborazione tra enti che, ad un primo sguardo, si occupano di attività lontane tra loro, ma che poi confluiscono nell’unicità dell’obiettivo del progetto stesso, “incentivare buone pratiche sociali per ottenere un benessere psico-fisico della persona a tutti i livelli”. Shalom come benessere della persona è il significato che abbiamo scelto del termine Shalom, e lo abbiamo cucito ai progetti della nostra cooperativa, ma Shalom ha molteplici significati, tra cui pace tra popoli, a tal ragione il 26 marzo 2022, abbiamo piantato un’albero in segno di pace nell’orto botanico “Bastione San Giacomo” del comune di Crotone nell’occasione della giornata internazionale delle foreste, l’occasione dell’inasprimento dei rapporti tra Ucraini e Russi, ha fatto tornare l’attenzione sul tema della pace, in quanto nel mondo sono molteplici i conflitti ai quali auspichiamo la più celere fine, “coltiviAmo emozioni”  anche in questo caso ha avuto un significato diverso ma al tempo stesso emozionante, facendo sentire i nostri ospiti e noi educatori, protagonisti del messaggio di pace. il progetto ha coinvolto e coinvolgerà anche alcune scuole del territorio.  L’IPSIA Barlacchi, attraverso le attività del PCTO ex alternanza scola lavoro, ha collaborato con la partecipazione di circa 30 alunni  ad ingressi alterni, che hanno supportato gli educatori nello svolgimento delle attività. Le emozioni si sono toccate con mano ogni qualvolta gli alunni lasciavano la nostra “famiglia”, alcuni di loro si liberavano in un pianto spontaneo, dovuto agli stimoli ricevuti nella mattinata, al cospetto del mondo della disabilità, che, a molti di loro è sconosciuto. La disabilità si è presentata come una caratteristica dell’altro che ci rende tutti uguali con le nostre peculiarità, che facilita la possibilità sempre crescente di inclusione e che la paura del confronto o la mancanza di conoscenza diretta del fenomeno, possono ostacolare e rendere irraggiungibile. Venendo al tema più pratico del progetto,  I primi frutti ottenuti dalla terra sono stati donati alla Mensa per i più bisognosi “Padre Pio” di Crotone, con questo gesto, l’emozione coltivata è duplice, la prima è quella di veder crescere e maturare la piantina piantumata dai nostri ospiti, la seconda è l’emozione di poter dare, il dare e darsi al prossimo incondizionato, che incentiva le azioni volontarie e di interscambio nel mondo del sociale.

Renato Marino

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