Al mare grazie all'Aisla

sanvitaliano mare 2016

Con ambulanze e barelle cinque pazienti affetti da patologie complesse come la Sla, e che hanno costantemente bisogno di ventilazione meccanica e respiratori, sono stati ieri trasportati ed accompagnati al mare, al lido Valentino di Giovino, predisposto per eliminare le barriere per le diverse abilità, e tra attrezzature di ogni tipo ed un equipe di pneumologi, infermieri, fisioterapisti e circondati dai loro familiari, hanno potuto respirare l’aria del mare e passare una giornata diversa.

Una giornata, quella di ieri pomeriggio, patrocinata da Aisla (associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) e organizzata insieme all’Ipasvi, gli infermieri di Catanzaro e provincia, e la clinica San Vitaliano di Catanzaro che ha in cura i pazienti e ha organizzato una nutrita equipe tra figure di sanitari specializzati e volontari per le delicate cure di cui hanno bisogno le persone affette da queste patologie così complesse.

La signora Alba ha potuto così realizzare un vecchio desiderio, spegnere le candeline per il suo compleanno non nella stanza dell’ospedale ma guardando il mare. Ogni storia di queste persone è diversa.

‘Simone era scivolato in una brutta depressione – racconta sua madre – ma aveva desiderio di vedere il mare. Questa giornata di settembre, all’aria aperta, in compagnia e a respirare il mare, gli ha ridato serenità e forza per affrontare la malattia’.

Colpito dalla Sla a 31 anni, ora Simone di anni ne ha 39, è seguito con cura ventiquattro ore su ventiquattro da infermieri, medici, familiari. Ieri ha ritrovato molta gioia e sorriso. ‘Quando nostro figlio si è ammalato – racconta ancora sua madre – improvvisamente, all’inizio abbiamo vagato in giro per l’Italia per cercare le cure migliori, ma da diversi anni ci siamo trasferiti a Catanzaro da Cirò Marina’.

‘Saremo sempre insieme con chi organizza iniziative di questo tipo – specifica la professoressa Concetta Genovese, presidente dell’Ipasvi di Catanzaro – perché nel Dna, oltre che nel codice deontologico degli infermieri, che è la prima cosa che spieghiamo ai nostri ragazzi che vanno specializzandosi – c’è considerare il paziente in una visione complessiva, in tutti gli aspetti assistenziali, anche quelli psicologici, e con personale competente e specializzato per ogni patologia, perché così la persona sa di potersi sentire curata, accompagnata e soprattutto al sicuro’.

E il prossimo 18 settembre, sottolinea la dottoressa Carlino, psicologa dell’Aisla alla clinica San Vitaliano – ci sarà la giornata nazionale in tante piazze italiane che questa associazione organizza per far conoscere queste malattie e devolvere contributi in beneficenza. La casistica di chi è colpito da Sla e sclerosi multipla sta crescendo da diversi anni.

La clinica San Vitaliano è una delle poche in tutto il meridione specializzata proprio nella cura di queste patologie, oltre ad altri servizi come la riabilitazione estensiva e il servizio di Neuropsichiatria infantile. ‘Una giornata come questa – ha sottolineato il direttore sanitario Giuseppe Mancuso – sta a significare una cosa semplice: per noi i pazienti non sono numeri, ma persone, ognuna vista nella sua specialità, e ognuna assistita da ogni figura sanitaria di cui ha bisogno’.

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