Creare un’alleanza internazionale intorno alle persone in stato vegetativo o con esiti di coma a partire da un modello tutto italiano. Mercoledì 7 ottobre si celebra e diventa europea la “Giornata dei risvegli per la ricerca sul coma – Vale la pena”: l’iniziativa, promossa in Italia da 17 anni dall’associazione “Gli amici di Luca” con il patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute, da quest’anno si svolge infatti anche in Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Grecia, Lituania, Portogallo e Spagna, grazie ai progetti LUCA e LUCAS (capofila sempre Futura con partner CSI Centro Sportivo Italiano) che coinvolgono associazioni, enti, università e centri di ricerca europei.
Ci affacciamo all’Europa facendo tesoro dell’esperienza della Casa dei Risvegli Luca De Nigris diretta da Roberto Piperno, buona pratica europea in materia di disabilità” dice Fulvio De Nigris, direttore del Centro Studi per la Ricerca sul Coma e fondatore de Gli amici di Luca con Maria Vaccari presidente dell’associazione e mamma di Luca. La Casa dei Risvegli Luca De Nigris dell’Azienda Usl di Bologna, nata nell’ottobre del 2004 dalla collaborazione con l’associazione Gli amici di Luca, è un centro di riabilitazione e ricerca rivolta a persone con esiti di coma e stato vegetativo, un progetto condiviso e sostenuto dal Comune di Bologna, basato su una filosofia di cura che valorizza il ruolo della famiglia nel processo riabilitativo. “Con questa prima Giornata europea – continua De Nigris – apriamo il confronto tra diverse realtà, ma per il futuro intendiamo allargare il numero di enti e Paesi coinvolti, facendo rete per sensibilizzare opinione pubblica e istituzioni sui bisogni delle persone uscite dal coma e quelli dei familiari e dei volontari che li accompagnano nei nuovi progetti di vita”.
In Italia la Giornata dei risvegli prende il via con lo slogan “Un gran bel giro di vite”, creato dal testimonial Alessandro Bergonzoni. L’attore, scrittore e artista bolognese è anche protagonista del nuovo spot patrocinato da Pubblicità Progresso e trasmesso in tv e nei cinema, in cui, utilizzando una sorta di gramelot, lancia con il suo stile un messaggio di solidarietà. “Sappiamo parlare molte lingue, ma sappiamo tradurre quei lunghi silenzi?”