Avrebbe di certo meritato una platea ben più numerosa la visione del film “Femminile Singolare” al Comunale di Catanzaro. Soprattutto una platea composta da uomini. E da donne che cercano di emularli. Perché il film, promosso da “Ihaveavoice Aps” e distribuito da Artex film in collaborazione con Coffee Time, non è semplicemente “di nicchia” o per addette ai lavori, come è stato alla fine.
E’ una proiezione corale, con sette microstorie “al femminile” diverse che hanno fornito spunti di riflessione a chi è abituato a farli di continuo: ed in effetti, a margine del film, le volontarie di “Attivamente Coinvolte”, così come del Centro Aiuto Donna di Fondazione Città Solidale, accettando l’invito del CSV Calabria Centro a condividere la visione della pellicola, si sono ritrovate a coglierne gli aspetti più salienti. “Ogni donna rappresenta una storia, ognuna di noi se ne porta dietro una– è stato il commento di Stefania Figliuzzi, presidente di “Attivamente Coinvolte” – Molte di queste storie, rielaborate in maniera sintetica ma al tempo stesso efficace all’interno del film, sono comuni a molte donne che per la famiglia si annullano o rinunciano al proprio sogno, che non vedono speranza di un futuro diverso, che sono schiacciate dal peso dei pregiudizi e si adeguano a ciò che altri hanno previsto per loro, che inseguono la propria libertà nonostante i costanti soprusi maschili”. Alcune di queste, infatti, hanno fatto intuire la possibilità di un riscatto, altre invece sono condannate ad un esito già scritto: “Sono storie attuali, specie quella della mamma che non si risparmia tutto il giorno per permettere alla figlia di indossare un abito magnifico per il suo matrimonio e che si sente dire dagli altri”perché non ti rilassi?” – ha continuato Alessia Posca in rappresentanza della Fondazione Città Solidale – E poi c’è la vicenda della “prostituta-prostituita” che non vede possibilità di uscita perché per il mondo esterno lei resterà sempre tale, o della ragazza che pensa di ricorrere alla “riverginazione” per evitare lo scandalo che, ancora oggi, in alcuni paesi, rappresenta un incubo per giovani spose costrette a dimostrare la propria illibatezza nella prima notte di nozze”. Unanime per tutte il commento di aver visto un gran bel film, così come la consapevolezza di ritrovarsi sempre in poche – e sempre le stesse- a doverlo commentare.
Ufficio stampa CSV Calabria Centro