E’ stata inaugurata la Comunità Angelo Meli, la prima in Calabria a occuparsi di minori sottoposti a provvedimento penale o in esecuzione di pena. La struttura residenziale è a Santa Maria in via Solferino n. 12. e sarà gestita dall’associazione Angelo Azzurro.
Francesco Meli, figlio di Angelo ha detto: “E’ un profondo motivo di orgoglio poter inaugurare questa struttura, che è la prima in Italia esclusivamente dedicata a minori di area penale e poterla dedicare al mio compianto padre, già dirigente per la giustizia minorile per la Calabria. E’ una struttura che nasce dalla convergenza che la Regione Calabria, il legislatore regionale, ha saputo trovare accogliendo le istanze del Centro per la Giustizia minorile della Calabria, colmando un annoso vuoto dei servizi minorili di collocare i minori autori di reato. Oggi nasce questa struttura, ci auguriamo sia la prima di tante strutture in Italia per risolvere questo problema. Il primo ospite arriverà giovedì 21 luglio da altra regione, perché questa comunità ha la possibilità di ospitare minori provenienti da tutt’Italia. Speriamo che sia il primo di una lunga serie”.
Importante è stato l’intervento della Regione con l’introduzione di una legge che ha adeguato la legislazione regionale al nuovo ordinamento nazionale. Il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ha detto: “Ogni tanto si parla di noi come non ultimi, ogni tanto arriviamo anche i primi. E’ stato determinante l’apporto della Regione perché abbiamo portato questa proposta di legge in Consiglio regionale dove viene istituita questa casistica di Comunità per minori che sono colpiti da provvedimento dell’autorità giudiziaria. Un provvedimento cha va a variare la legge sul Welfare. Facciamo un bel servizio, si dà la possibilità ai minori di rimanere in Calabria perché prima ovviamente, se colpiti da provvedimento dell’autorità giudiziaria, venivano allontanati dalla terra di origine. Si potrà quindi continuare ad avere un rapporto con le famiglie che è determinante per quello che è lo scopo della Comunità: la rieducazione e il reinserimento nella vita sociale”.
Alla cerimonia presenti diverse autorità, dal Tribunale dei minori alle Forze dell’ordine fino all’assessore regionale alle Politiche Sociali Tilde Minasi. Presente anche l’ex assessore comunale Rosario Lostumbo che ha dato un contributo decisivo per la realizzazione di questa realtà.
Fonte: La Nuova Calabria