“Classico” rimpallo delle responsabilità tra Regione e Comune: «Sembrerebbe una situazione grottesca, peccato che non faccia ridere».
Una missiva accorata è stata inviata al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, affinché venga corrisposto il contributo alle famiglie affidatarie che prendono in carico soggetti fragili. «Signor Governatore, chi le scrive questa lettera è la presidente dell’Associazione Arci Teatro di Vibo Valentia E.T.S. che ha nelle sue finalità anche l’obiettivo di contribuire al contrasto della povertà educativa, aiutando un piccolo gruppo di ragazzi che i servizi sociali (a quel tempo Asp) nel 2018 ci hanno segnalato. Tra questi due ragazzi inseriti in una famiglia affidataria. – viene scritto nel documento firmato da Marianna Faga – Proprio per loro, già da luglio, mi sono occupata d’informarmi, su incarico della famiglia, presso i Servizi sociali del Comune di Vibo Valentia del perché non era stato ancora corrisposto nessun contributo della spesa mensile per l’anno 2022 secondo la normativa nazionale e le disposizioni regionali, spettante a tale famiglia e a tutti i nuclei affidatari. Mi è stato risposto che la Regione Calabria aveva accreditato solo il 70/% del contributo, e che alle famiglie sarebbe stato corrisposto il dovuto solo dopo l’accreditamento totale al 100%! Siamo molto rammaricati per questi bambini».
Nella giornata di ieri, la signora Faga si è recata nuovamente, su incarico della famiglia affidataria e a due giorni dall’apertura della Scuola, presso i Servizi sociali del Comune di Vibo Valentia. «Ho parlato con tantissime persone: funzionarie, assessore, assistente sociale, per scoprire alla fine che nelle casse del Comune c’è già I’80% dei contributi economici e che la Regione non manda il restante 20% fino a quando non sarà liquidato questo 80% alle famiglie affidatarie che ne hanno diritto. Al Comune non erogano il contributo se non arriva questo 20%, però!», ha continuato.
Un vero e proprio paradosso, insomma. «Signor Governatore, sembrerebbe un rompicapo o se vogliamo essere leggeri una situazione grottesca, peccato che non faccia ridere. Famiglie e bambini attendono purtroppo invano. – ha continuato la referente di Arci Teatro Vibo Valentia – E allora possiamo domandarci se anche questi bambini potranno mettere le scarpe nuove per il primo giorno dell’anno scolastico?»
Eppure, come evidenziato, le linee di indirizzo per l’affidamento familiare parlano chiaro, ed «alla raccomandazione 113.2 riconoscono il valore sociale, civile, politico dell’impegno di solidarietà delle famiglie affidatarie che sono da sostenere e valorizzare».
«Noi vogliamo essere orgogliosi di contribuire alla Realizzazione di progetti di cura e protezione per queste famiglie ed è per questo che scriviamo a lei perché certamente questi contributi non sono stati stanziati per essere conservati in qualche cassetto del Comune di Vibo Valentia», ha concluso Marianna Faga.
Fonte: Zoom24