“Nel Cuore del Sud”: sette progetti per la ripartenza delle aree interne del mezzogiorno

Sono sette i progetti selezionati attraverso il bando “Nel Cuore del Sud” promosso da Enel Cuore, la onlus del Gruppo Enel, e Fondazione CON IL SUD, e rivolto alle organizzazioni del terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia per contribuire alla crescita sociale ed economica delle aree interne del Mezzogiorno, recuperando antichi mestieri e tradizioni e favorendo l’inclusione sociale e lavorativa di persone in difficoltà.

Le iniziative selezionate saranno finanziate con 1,5 milioni di euro e favoriranno percorsi di accompagnamento all’autonomia di persone con fragilità o a rischio marginalità e disagio, promuovendo la valorizzazione delle vocazioni e delle eccellenze delle aree interne meridionali come il turismo, l’artigianato, l’agricoltura e l’enogastronomia (1.472 comuni su un totale di 2.116).

I progetti permetteranno il recupero di antichi mestieri e tradizioni che rischiano di scomparire, dalla costruzione dei muretti a secco (Casarano, provincia di Lecce) alla lavorazione artigianale dei libbani (Maratea, provincia di Potenza), corde vegetali prodotte a partire dall’intreccio dell’erba spontanea ‘tagliamani’; dalla tessitura a telaio per la realizzazione di una nuova linea di abbigliamento femminile con filati naturali (Squillace e Girifalco, provincia di Catanzaro), all’intreccio di fibre naturali (valle del Cedrino, provincia di Nuoro) come la tifa – una pianta palustre che cresce spontaneamente lungo i fiumi – per la realizzazione, in sostituzione della plastica, di oggetti di arredo; all’avvio di una sartoria sociale (Galatina, provincia di Lecce) in un bene confiscato, valorizzando l’antico mestiere della sarta e ricamatrice salentina, reinterpretando saperi e tecniche di un tempo attraverso le tecnologie moderne.

Si prevede poi la valorizzazione di alcune tipicità dei territori, dal fagiolo cannellino suscieglio (Sessa Aurunca, provincia di Caserta), ai cereali e legumi dell’alta Murgia (Spinazzola provincia Barletta-Andria-Trani), che saranno trasformati in prodotti per persone con patologie alimentari come la celiachia e il diabete.

I progetti favoriranno l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà che parteciperanno ai percorsi di formazione tenuti da maestri che portano ancora avanti tradizioni e mestieri che rischiano di scomparire, anche attraverso la costituzione di nuove cooperative sociali.

Sono previste, tra le altre attività, iniziative di tutela del paesaggio e di monitoraggio delle produzioni agricole attraverso le nuove tecnologie, la creazione di piattaforme e-commerce per la vendita dei prodotti realizzati, percorsi di formazione e laboratori dedicati a turisti e studenti, la nascita di strutture ricettive e punti vendita.

Per scaricare la graduatoria vai alla pagina del bando.

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