Definisce le strategie pluriennali e le azioni finalizzate alla sensibilizzazione, alla prevenzione, all’emersione e all’integrazione sociale delle vittime
Il 19 ottobre il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, del Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, ha deliberato l’adozione del Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani relativo al periodo 2022-2025.
Il Piano, si legge nel comunicato di fine seduta, definisce le strategie pluriennali e le azioni finalizzate alla sensibilizzazione, alla prevenzione, all’emersione e all’integrazione sociale delle vittime ed è fondato sulle quattro direttrici che a livello internazionale guidano la lotta alla tratta degli esseri umani. Le singole azioni specifiche sono associate a tali direttrici:
-prevenzione, attraverso un maggior numero di azioni volte a scongiurare l’ulteriore propagarsi del fenomeno della tratta. Grande rilievo assumono le azioni di formazione continua di tutti gli operatori coinvolti al fine di migliorare la conoscenza del fenomeno, ponendo in essere anche azioni di informazione della popolazione in generale;
-persecuzione del crimine con misure volte a far progredire ulteriormente il settore giustizia, rafforzando la sicurezza delle vittime e lo smantellamento delle strutture criminali dedite al reato e la cooperazione giudiziaria;
-protezione attraverso strumenti idonei a garantire le vittime, con particolare attenzione alle donne, ai minori e alle categorie vulnerabili;
-cooperazione mediante azioni con carattere integrativo e di supporto, per diffondere la cultura della legalità e imprimere un nuovo corso alla storia del fenomeno.
Sul Piano è stata acquisita l’intesa in sede di Conferenza unificata.
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Fonte: integrazionemigranti.gov.it