La giornata della salute mentale 2022, le ventuno associazioni attualmente componenti il CASM e i Dipartimenti per la salute mentale e dipendenza della Calabria hanno voluto celebrarla così: con un convegno itinerante che ha toccato diverse città della Regione Calabria: Catanzaro, Reggio Calabria, Lamezia, Decollatura, Cosenza, Vibo Valenzia, Cariati ed è approdato a Soverato il 12 novembre per poi continuare a Crotone il 25 di questo mese e concludersi a Catanzaro il 17 dicembre.
Queste giornate, ognuna dedicata ad un diverso aspetto della salute mentale legate tutte da un filo conduttore che è “Benessere mentale= Priorità di tutti, vogliono essere un contributo che CASM e DSMD offrono al territorio per combattere lo stigma ancora persistente sulla salute mentale, sulle persone con fragilità di questa natura e vogliono altresì contribuire ad accrescere la consapevolezza, a tutti i livelli di responsabilità, che per proteggere e migliorare la salute generale dei calabresi occorrono politiche che hanno influenze sia dirette che indirette sulla salute mentale.
E’ sempre più urgente, infatti, rafforzare la politica regionale della salute mentale, attraverso la definizione di un piano strategico che abbia una visione per il futuro, fissando valori, principi, e modelli di azioni che puntino alla psichiatria di comunità.
Di questo si è discusso a Soverato dove si sono avvicendati, in una tavola rotonda che ha interessato e stimolato il pubblico presente , diversi medici ed operatori della salute mentale dei servizi territoriali di Catanzaro, Lamezia e Montepaone Lido coordinati da Giuseppe Greco – Direttore DSMD di Vibo Valentia che ha manifestato tutta la preoccupazione sua e dei suoi colleghi per il grave sottodimensionamento di organico, via via reso sempre più grave per l’assenza di turnover e soprattutto per l’assenza di alcune figure-chiave quali psicologi, assistenti sociali e tecnici della riabilitazione, che rivestono un ruolo sempre più importante nei percorsi di recovery.
Dopo i saluti del vicesindaco di Soverato Amoruso , del coordinatore del Forum del Terzo settore Catanzaro-Soverato Beppe Apostoliti e della presidente CASM Rosaria Brancati, ha preso la parola Giuseppe Seminara – Responsabile CSM Soverato e Direttore sanitario REMS Girifalco, manifestando il più vivo apprezzamento per il ruolo di stimolo e coinvolgimento svolto dal CASM per la realizzazione di un evento che per la prima volta vede il mondo associativo e i servizi dei DSMD in un articolato percorso di crescita culturale e di sensibilizzazione. Ha poi focalizzato l’importanza del ruolo delle famiglie all’interno dei servizi informando i presenti sulla prossima apertura di una struttura intermedia in Palermiti.
A sua volta Giulia Audino, Responsabile Ser.D Catanzaro, recentemente eletta componente del consiglio direttivo nazionale FERD-federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze, si è soffermata sulla necessità di un approccio multidisciplinare e di un lavoro di rete anche con le realtà del terzo settore nell’affrontare le problematiche legate alle dipendenze patologiche con o senza sostanze ed alla comorbilità psichiatrica per la quale ha rilevato l’assenza di strutture specifiche in Regione.
Michele Rossi – Direttore SPDC Lamezia Terme ha posto l’accento sulla scarsità dei posti letto nei servizi psichiatrici opedalieri e sulla necessità di un’ integrazione sempre più stretta con i servizi territoriali e con il volontariato organizzato.
Concetti richiamati anche da Eleonora Corace – Dirigente medico CSM Soverato che ha parlato delle risposte possibili per un’ utenza che , purtroppo, si va sempre più ampliando complice la pandemia che ha messo a dura prova la psichiatria territoriale costretta ad affrontare una forma particolare di patologia che viene definita “languishing” e che colpisce particolarmente la fascia giovanile.
Antonella Bongarzone- psicoterapeuta -responsabile Comunità Educativa L’Ulivo per minori con disagio psichico e disturbi del comportamento – Fondazione Città Solidale Onlus ( Cz) si è soffermata sule criticità di un sistema quale quello calabrese che non riesce ancora ad integrare sociale e sanitario e costringe tantissimi utenti con patologie psichiatriche ad un’ emigrazione fuori regione per trovare le strutture riabilitative quali case famiglia, gruppi appartamento etc. da noi inesistenti ed ha insistito anche sulla necessità di occuparsi delle problematiche adolescenziali “sottosoglia”, quelle forme di disagio che potrebbero, se non trattate, sfociare in vere e proprie patologie.
Francesca Maria Santoro ed Angela Bertuca – Tecniche della riabilitazione psichiatrica rispettivamente del CSM Centro diurno Montepaone lido e del CSM Centro diurno Lamezia ,la dott.ssa Maria Vittoria Primerano – Assistente sociale – CSM Catanzaro e la dott.ssa Giulia Cavaliere – Educatrice professionale – CSM/Centro Diurno Catanzaro hanno portato le loro esperienze di operatrici a contatto quotidiano con gli utenti e rappresentano figure professionali importanti che quotidianamente si interfacciano con pazienti, famiglie, caregiver e costituiscono l’ossatura dei Centri di riabilitazione, mettendo in evidenza le criticità strutturali che limitano la piena realizzazione dei PTRI (Progetti Terapeutici Riabilitativo Individuali).
I lavori del tavolo, allietati dalle pregevoli performance della Corale San Raffaele Arcangelo diretta da Annacarmela Cascella, componente del CTSI CASM, dopo alcuni interessanti interventi del pubblico, sono stati chiusi da Rosina Manfredi, dirigente del DSMD dell’ASP di Catanzaro.
Alla stessa, intervenuta più volte durante il dibattito per rappresentare la complessità del lavoro che investe il dipartimento, sono stati indirizzati in più occasioni espressioni di stima per l’attivazione dei tavoli di lavoro interdipartimentale istituiti per la definizione di PDTA che mirano a migliorare la presa in carico dei pazienti.
Quello che è emerso chiaramente dal tavolo di lavoro, oltre all’indubbio valore culturale, è il consolidamento delle motivazioni che ha portato tutti i partecipanti ad impegnarsi nella costruzione di ulteriori occasioni di collaborazione per lo sviluppo delle politiche di tutela e promozione della salute mentale e la prevenzione dei disturbi psichici.